Alfuzosina Ratiopharm

    Ultimo aggiornamento: 17/09/2024

    Cos'è Alfuzosina Ratiopharm?

    Alfuzosina Ratiopharm è un farmaco a base del principio attivo Alfuzosina Cloridrato, appartenente alla categoria degli Ipertrofia prostatica benigna e nello specifico Antagonisti dei recettori alfa-adrenergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Alfuzosina Ratiopharm può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Alfuzosina ratiopharm 10 mg 30 compresse rilascio prolungato

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: ratiopharm GmbH (Gruppo Teva)
    Concessionario: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Alfuzosina Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Ipertrofia prostatica benigna
    ATC: G04CA01 - Alfuzosina
    Forma farmaceutica: compressa a rilascio modificato


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    Indicazioni

    Perché si usa Alfuzosina Ratiopharm? A cosa serve?
    Trattamento della sintomatologia da moderata a grave dell'iperplasia prostatica benigna (IPB) compresa la terapia aggiuntiva a cateterizzazione uretrale per ritenzione urinaria acuta (AUR) correlata all'IPB e la gestione dopo rimozione del catetere.

    Posologia

    Come usare Alfuzosina Ratiopharm: Posologia
    Adulti
    IPB: 1 compressa a rilascio prolungato da 10 mg una volta al giorno, da assumere dopo il pasto serale.
    AUR: 1 compressa a rilascio prolungato da 10 mg una volta al giorno dopo un pasto, da assumere a partire dal primo giorno di cateterizzazione e da continuare dopo rimozione del catetere, a meno che non vi sia una recidiva di ritenzione urinaria acuta o progressione della malattia.
    Le compresse a rilascio prolungato devono essere deglutite intere con una sufficiente quantità di acqua.
    Anziani (oltre 65 anni)
    Come per gli adulti. I dati di farmacocinetica e sicurezza clinica dimostrano che solitamente non è necessario ridurre la dose nei pazienti anziani.
    Compromissione renale
    Compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina ≥ 30 ml/min)
    Solitamente non è necessario ridurre la dose (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min)
    Le compresse a rilascio prolungato di alfuzosina 10 mg non devono essere somministrate a pazienti con funzionalità renale seriamente compromessa, poiché non sono disponibili dati sulla sicurezza clinica per questo gruppo di pazienti (vedere paragrafo 4.4).
    Compromissione epatica
    Le compresse a rilascio prolungato di alfuzosina 10 mg sono controindicate nei pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3).
    Popolazione pediatrica.
    L'efficacia dell'alfuzosina nei bambini di età compresa tra 2 e 16 anni non è stata stabilita (vedere paragrafo 5.1).
    Pertanto, Alfuzosina ratiopharm non deve essere usata nella popolazione pediatrica.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Alfuzosina Ratiopharm
    • Ipersensibilità al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Condizioni di ipotensione ortostatica.
    • Insufficienza epatica.
    • Associazione con altri alfa-1-bloccanti.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Alfuzosina Ratiopharm
    L'alfuzosina non deve essere somministrata a pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) in considerazione della mancanza di dati clinici di sicurezza in questo gruppo di pazienti.
    L'alfuzosina deve essere somministrata con cautela a pazienti in trattamento con medicinali antiipertensivi o nitrati. In alcuni pazienti, nelle ore successive alla somministrazione, può svilupparsi ipotensione posturale con o senza sintomi (capogiri, astenia, sudorazione). Questi effetti sono solitamente transitori, compaiono all'inizio della terapia e, di norma, non pregiudicano la prosecuzione del trattamento.
    Un significativo abbassamento della pressione sanguigna è stato riportato nel monitoraggio post-marketing in pazienti con fattori di rischio pre-esistenti. (come malattie cardiache non manifeste e/o trattamento concomitante con farmaci anti-ipertensivi). Il rischio di sviluppare ipotensione e le relative reazioni avverse può essere maggiore nei pazienti anziani
    Si raccomanda attenzione quando l'alfuzosina viene somministrata a pazienti che hanno risposto con una spiccata ipotensione all'uso di altri alfa-1-bloccanti.
    Nei pazienti con problemi cardiaci il trattamento specifico per l'insufficienza coronarica deve proseguire. Il trattamento con l'alfuzosina deve essere interrotto in caso di recidiva o peggioramento dell'angina pectoris.
    Come per gli altri bloccanti dei recettori α1, l'alfuzosina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta.
    I pazienti con prolungamento congenito dell'intervallo QTc, con una storia nota di prolungamento acquisito dell'intervallo QTc o che assumono farmaci che notoriamente allungano l'intervallo QTc devono essere valutati prima e durante la somministrazione di alfuzosina.
    L'uso concomitante di alfuzosina e potenti inibitori del CYP3A4 (come itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi, claritromicina, telitromicina e nefazodone) deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). L'alfuzosina non deve essere usata in concomitanza con gli inibitori del CYP3A4 noti per aumentare l'intervallo QTc (ad esempio itraconazolo e claritromicina) e si raccomanda una temporanea interruzione del trattamento con alfuzosina se si inizia il trattamento con tali medicinali.
    È stata osservata la comparsa della “Sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera” (“Intraoperative Floppy Iris Syndrome” o IFIS, una variante della sindrome della pupilla piccola) durante interventi di cataratta in pazienti in trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina. Sono state ricevute segnalazioni isolate anche con altri alfa-1-bloccanti e non si può escludere la possibilità di un effetto di classe. Il chirurgo oculista prima di procedere con l'intervento deve essere al corrente del trattamento in corso o precedente con alfa-1-bloccanti poiché la comparsa di IFIS può aumentare le complicanze chirurgiche durante l'intervento di cataratta.
    L'alfuzosina, come altri antagonisti alfa-adrenergici, è stata associata a priapismo (erezione peniena persistente e dolorosa non correlata all'attività sessuale; vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvisati di cercare assistenza immediata in caso di erezione che persista per più di 4 ore, poiché questa condizione può portare ad impotenza permanente se non adeguatamente trattata.
    Ai pazienti va raccomandato di deglutire le compresse intere. Altri metodi di assunzione, come per esempio sgranocchiare, frantumare, masticare, triturare o ridurre in polvere la compressa, devono essere evitati. Questi metodi possono indurre un rilascio e un assorbimento inadeguato del principio attivo e pertanto portare alla comparsa precoce di reazioni avverse.
    Eccipienti
    Lattosio
    Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Alfuzosina Ratiopharm
    Negli studi condotti su volontari sani non sono state osservate interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche tra l'alfuzosina e i seguenti principi attivi: warfarin, digossina, idroclorotiazide e atenololo.
    La somministrazione di anestetici generali ad un paziente trattato con alfuzosina può portare ad instabilità della pressione sanguigna.
    Associazioni controindicate:
    • Bloccanti dei recettori alfa-1(vedere paragrafo 4.3).
    Uso concomitante non raccomandato:
    • Potenti inibitori del CYP3A4 come itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi (ad es. ritonavir), claritromicina, telitromicina e nefazodone poiché possono aumentare i livelli ematici di alfuzosina (vedere paragrafo 4.4).
    Associazioni da prendere in considerazione:
    • Farmaci antiipertensivi (vedere paragrafo 4.4)
    • Nitrati (vedere paragrafo 4.4).
    Ketoconazolo: una dose giornaliera ripetuta di 200 mg di ketoconazolo per sette giorni ha prodotto un aumento di 2,1 volte della Cmax e un aumento di 2,5 volte dell'esposizione di alfuzosina 10 mg quando somministrata a stomaco pieno. Altri parametri come tmax e t1/2 non sono stati modificati.
    L'aumento della Cmax e dell'AUC (ultima) dell'alfuzosina dopo somministrazione ripetuta di 400 mg al giorno di ketoconazolo è stato rispettivamente di 2,3 volte e 3,2 volte (vedere paragrafo 5.2).
    Vedere anche paragrafo 4.4.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Alfuzosina Ratiopharm" insieme ad altri farmaci come “Paxlovid”, “Zydelig”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non rilevante

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono disponibili dati sulla ridotta capacità di reazione.
    Possono verificarsi, fondamentalmente all'inizio del trattamento, reazioni avverse quali vertigini, capogiri e astenia. Di ciò si deve tener conto quando si guidano veicoli o si utilizzano macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Alfuzosina Ratiopharm
    L'evento più comunemente osservato è rappresentato dai capogiri, che si verificano approssimativamente nel 5% dei pazienti trattati.
    Tabella delle reazioni avverse
    Molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10000 a <1/1000); molto raro (< 1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non nota: Neutropenia, trombocitopenia
    Patologie del sistema nervoso
    Comune: Malore/stanchezza/capogiri, cefalea
    Non comune: Vertigini, sonnolenza
    Patologie dell'occhio
    Non comune: Compromissione della visione
    Non nota: Sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera (vedere paragrafo 4.4.)
    Patologie cardiache
    Non comune: Sincope (inizialmente soprattutto con una dose troppo elevata o se il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione della terapia), tachicardia, palpitazioni
    Molto raro: Angina pectoris predominante in pazienti con coronaropatia preesistente (vedere paragrafo 4.4)
    Non nota: Fibrillazione atriale
    Patologie vascolari
    Non comune: Ipotensione posturale (inizialmente, soprattutto con una dose troppo elevata o se il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione della terapia) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non comune: Rinite
    Patologie gastrointestinali
    Comune: Dolore addominale, nausea, dispepsia
    Non comune: Vomito, diarrea, bocca secca
    Patologie epatobiliari
    Non nota: Danno epatocellulare, epatite colestatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune: Eruzione cutanea, (orticaria, esantema), prurito
    Molto raro: Angioedema
    Patologie renali e urinarie
    Non comune: Incontinenza urinaria
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Molto raro:Priapismo
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: Astenia, malessere
    Non comune: Dolore al torace, edema, vampate di calore
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Alfuzosina Ratiopharm
    In caso di sovradosaggio, il trattamento convenzionale come l'aggiunta di liquidi e farmaci vasopressori deve essere effettuato in ospedale. Il paziente deve essere mantenuto in posizione supina.
    In caso di ipotensione significativa, il trattamento correttivo appropriato può essere un vasocostrittore che agisca direttamente sulle fibre muscolari vascolari.
    L'alfuzosina non è facilmente dializzabile a causa del suo elevato grado di legame proteico. Il carbone attivo deve essere somministrato dopo un'eventuale lavanda gastrica.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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