Alutard Apis Mellifera

    Ultimo aggiornamento: 29/07/2024

    Cos'è Alutard Apis Mellifera?

    Alutard Apis Mellifera è un farmaco a base del principio attivo Allergeni Estratti Da Veleno Di Ape Adsorbito Su Gel Di Idrossido Di Alluminio, appartenente alla categoria degli Allergeni e nello specifico Estratti allergenici. E' commercializzato in Italia dall'azienda ALK-Abellò S.p.A..

    Alutard Apis Mellifera può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Alutard Apis Mellifera 100, 1.000, 10.000, 100.000 SQ U/ml sospensione iniettabile 1 flaconcino da 5 ml
    Alutard Apis Mellifera 100.000 SQ U/ml sospensione iniettabile 1 flaconcino da 5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: ALK-Abellò A/S
    Concessionario: ALK-Abellò S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Allergeni Estratti Da Veleno Di Ape Adsorbito Su Gel Di Idrossido Di Alluminio
    Gruppo terapeutico: Allergeni
    ATC: V01AA07 - Insetti
    Forma farmaceutica: sospensione


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    Indicazioni

    Perché si usa Alutard Apis Mellifera? A cosa serve?
    Immunoterapia allergene specifica per pazienti con una storia documentata di reazioni allergiche IgE-mediate generalizzate e/o sistemiche causate da sensibilizzazione al veleno di Ape (Apis mellifera), confermata da Skin Prick Test e/o test intradermico e/o IgE specifiche.

    Posologia

    Come usare Alutard Apis Mellifera: Posologia
    Il trattamento con ALUTARD Apis mellifera deve essere eseguito sotto la supervisione di un medico esperto in immunoterapia specifica. Dopo ciascuna iniezione, il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno 30 minuti.
    Posologia
    Il trattamento si divide in due fasi; fase di aumento della dose (fase di inizio) e una fase di mantenimento.
    Lo scopo è aumentare gradualmente la dose fino a raggiungere la dose massima di mantenimento tollerata. La dose massima di mantenimento raccomandata è di 1 ml della concentrazione 100.000 SQ-U/ml (flaconcino 4). La dose di ALUTARD Apis mellifera deve essere sempre regolata in base all'anamnesi allergica e alla sensibilità del paziente allo specifico allergene (vedere paragrafo 4.4).
    Fase di inizio:
    Le raccomandazioni per la fase di inizio sono riportate nelle tabelle 2, 3 e 4. Le raccomandazioni date nelle tabelle devono essere considerate come delle linee guida. Il paziente deve essere informato che possono verificarsi reazioni locali e sistemiche durante la fase di inizio (vedere sezione 4.8). La scelta dello schema per la fase di inizio dipende dalla sensibilità del paziente, poiché il rischio di sviluppare reazioni allergiche è ridotto con un lento incremento del dosaggio.
    Tabella 2: Fase di inizio in 7 settimane (CLUSTER) che è raccomandata in caso sia necessaria una protezione più rapida.
    Flaconcino
    Concentrazione SQ-U/ml
    Settimana 
    Iniezione
    Volume ml
    Dosaggio SQ-U
    1
    100
    1
    1
    0,1
    10
    2
    1.000
     
    2
    0,1
    100
    3
    10.000
     
    3
    0,1
    1.000
     
    10.000
    2
    4
    0,2
    2.000
     
    10.000
     
    5
    0,2
    2.000
     
    10.000
    3
    6
    0,5
    5.000
     
    10.000
     
    7
    0,5
    5.000
    4
    100.000
    4
    8
    0,2
    20.000
     
    100.000
    5
    9
    0,4
    40.000
     
    100.000
    6
    10
    0,6
    60.000
     
    100.000
    7
    11
    1,0
    100.000
    Tabella 3: Fase di inizio in 15 settimane (CONVENZIONALE) che è adatta alla maggior parte dei pazienti.
    Fiala
    Concentrazione SQ-U/ml
    Settimana n°
    Iniezione
    Volume ml
    Dosaggio SQ-U
    1
    100
    1
    1
    0,2
    20
     
    100
    2
    2
    0,4
    40
     
    100
    3
    3
    0,8
    80
    2
    1.000
    4
    4
    0,2
    200
     
    1.000
    5
    5
    0,4
    400
     
    1.000
    6
    6
    0,8
    800
    3
    10.000
    7
    7
    0,2
    2.000
     
    10.000
    8
    8
    0,4
    4.000
     
    10.000
    9
    9
    0,8
    8.000
    4
    100.000
    10
    10
    0,1
    10.000
     
    100.000
    11
    11
    0,2
    20.000
     
    100.000
    12
    12
    0,4
    40.000
     
    100.000
    13
    13
    0,6
    60.000
     
    100.000
    14
    14
    0,8
    80.000
     
    100.000
    15
    15
    1,0
    100.000
    Tabella 4: Fase di inizio in 25 settimane (CONVENZIONALE ESTESA) raccomandata per pazienti sensibili.
    Fiala
    Concentrazione SQ-U/ml
    Settimana
    Iniezione
    Volume ml
    Dosaggio SQ-U
    1
    100
    1
    1
    0,2
    20
     
    100
    2
    2
    0,4
    40
     
    100
    3
    3
    0,8
    80
    2
    1.000
    4
    4
    0,2
    200
     
    1.000
    5
    5
    0,4
    400
     
    1.000
    6
    6
    0,8
    800
    3
    10.000
    7
    7
    0,1
    1.000
     
    10.000
    8
    8
    0,2
    2.000
     
    10.000
    9
    9
    0,3
    3.000
     
    10.000
    10
    10
    0,4
    4.000
     
    10.000
    11
    11
    0,5
    5.000
     
    10.000
    12
    12
    0,6
    6.000
     
    10.000
    13
    13
    0,7
    7.000
     
    10.000
    14
    14
    0,8
    8.000
     
    10.000
    15
    15
    0,9
    9.000
    4
    100.000
    16
    16
    0,1
    10.000
     
    100.000
    17
    17
    0,2
    20.000
     
    100.000
    18
    18
    0,3
    30.000
     
    100.000
    19
    19
    0,4
    40.000
     
    100.000
    20
    20
    0,5
    50.000
     
    100.000
    21
    21
    0,6
    60.000
     
    100.000
    22
    22
    0,7
    70.000
     
    100.000
    23
    23
    0,8
    80.000
     
    100.000
    24
    24
    0,9
    90.000
     
    100.000
    25
    25
    1,0
    100.000
    Fase di mantenimento:
    Quando si raggiunge la dose di mantenimento, l'intervallo tra le iniezioni aumenta gradualmente. L'intervallo aumenta da 1 a 2 settimane, e successivamente a 4 e fino a 6-8 settimane. In seguito, le iniezioni vengono somministrate ogni 6-8 settimane. Il trattamento di mantenimento è proseguito per 3-5 anni.
    Se il paziente risponde con una reazione allergica grave durante la fase di inizio, è possibile che la dose massima raccomandata di 100.000 SQ-U/ml non venga raggiunta. Conseguentemente deve essere considerato un dosaggio minore come quello massimo tollerato dal paziente, e questo rappresenterà il dosaggio di mantenimento.
    ALUTARD Apis mellifera non è interscambiabile con altri prodotti per immunoterapia a base di veleno di imenotteri, ma, se disponibili sul mercato, possono essere utilizzati nella fase di inizio Aquagen SQ Apis mellifera o Pharmalgen Apis mellifera (prodotti da ALK) prima di passare all'utilizzo di ALUTARD Apis mellifera per la fase di mantenimento.
    Superamento dell'intervallo di tempo tra due visite
    Se l'intervallo di tempo raccomandato tra le visite è stato superato, il dosaggio della iniezione successiva viene adattato secondo le seguenti raccomandazioni:
    Tabella 5: Superamento dell'intervallo di tempo tra le due visite durante la fase di inizio
    Settimane tra le visite
    Dosaggio da somministrare
    Fino a 2 settimane
    Continuare l'incremento della dose come da tabella 2, 3 o 4
    2 - 3 settimane
    Ripetere la dose precedente
    3 - 4 settimane
    Ridurre la dose al 50% della dose precedente
    ≥ 4 settimane
    Ricominciare la fase di inizio come da tabella 2, 3 o 4
    Tabella 6: Superamento dell'intervallo di tempo tra due visite durante la fase di mantenimento
    Settimane tra le visite
    Dosaggio da somministrare
    Fino a 8 settimane
    Continuare con la dose di mantenimento
    8 - 10 settimane
    Ridurre la dose al 75 % della dose precedente
    10 - 12 settimane
    Ridurre la dose al 50 % della dose precedente
    12 – 14 settimane
    Ridurre la dose al 25 % della dose precedente
    14 - 16 settimane
    Ridurre la dose al 10 % della dose precedente
    ≥ 16 settimane
    Ricominciare la fase di inizio come da tabella 2, 3 o 4
    In caso di riduzione della dose nella fase di mantenimento, il paziente deve essere tenuto attentamente sotto osservazione dopo l'iniezione. Successivamente, aumentare il dosaggio secondo le raccomandazioni riportate nella tabella 2, 3 o 4 fino a raggiungere la dose massima di mantenimento.
    Trattamento concomitante con altri allergeni
    In caso di trattamento concomitante con più di un allergene, le iniezioni devono essere somministrate in diversi punti delle braccia. Allo scopo di valutare possibili reazioni allergiche causate da uno specifico allergene, si consiglia di somministrare le iniezioni con un intervallo di 30 minuti.
    Riduzione della dose in caso di reazioni allergiche
    Riduzione della dose in caso di reazioni locali
    Se una reazione al sito di iniezione persiste per più di 6 ore dopo l'iniezione, si raccomanda la seguente riduzione della dose in base alla grandezza del rigonfiamento:
    Tabella 7: Riduzione della dose raccomandata in caso di reazioni avverse locali
    Diametro massimo del rigonfiamento
    Riduzione della dose raccomandata
    Bambini
    Adulti
     
    < 5 cm
    < 8 cm
    Continuare l'incremento della titolazione secondo lo schema (tabella 2, 3 o 4)
    5-7 cm
    8-12 cm
    Ripetere l'ultima dose somministrata
    7-12 cm
    12-20 cm
    Ridurre la dose a quella somministrata la penultima volta
    12-17 cm
    >20 cm
    Ridurre la dose a quella somministrata la terzultima volta
    >17 cm
    -
    Ridurre la dose a quella somministrata la quartultima volta
    Riduzione della dose in caso di reazioni sistemiche
    Se si verifica una reazione sistemica grave dopo l'iniezione (vedere paragrafo 4.8), il trattamento deve essere continuato solo dopo un'attenta valutazione. Se il trattamento viene continuato, la dose successiva deve essere ridotta al 10% della dose che ha provocato la reazione.
    La dose ridotta scelta può essere divisa in 2 iniezioni somministrate con 30 minuti di intervallo. Il paziente deve essere tenuto sotto osservazione dopo le iniezioni. Successivamente, aumentare il dosaggio secondo le raccomandazioni riportate nella tabella 2, 3 o 4 fino a quando la dose massima tollerata o 100.000 SQ-U vengono raggiunte.
    Popolazione anziana
    Non è richiesto un adattamento della dose nella popolazione anziana.
    Popolazione pediatrica
    Non è richiesto un adattamento della dose nella popolazione pediatrica. Vedere paragrafo 4.4.
    Metodo di somministrazione
    Dopo ciascuna iniezione, il paziente deve rimanere in osservazione per almeno 30 minuti. Il giorno dell'iniezione il paziente deve evitare attività fisica, bagni caldi e l'assunzione di alcool poiché questi co-fattori possono potenzialmente amplificare una reazione anafilattica.
    ALUTARD Apis mellifera viene somministrato per via sottocutanea. I flaconcini devono essere capovolti lentamente 10-20 volte prima dell'uso. Per le istruzioni sulla manipolazione di ALUTARD Apis mellifera prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.
    L'iniezione deve essere eseguita lateralmente nella parte distale del braccio o dorsalmente nella parte prossimale dell'avambraccio.
    Evitare l'iniezione intravascolare mediante un'attenta aspirazione prima dell'iniezione. L'aspirazione deve essere ripetuta ogni 0,2 ml durante l'iniezione e l'iniezione deve essere somministrata lentamente. Un kit per le emergenze anafilattiche deve essere disponibile durante l'utilizzo di ALUTARD Apis mellifera. Si prega di fare riferimento al paragrafo 4.4 per le avvertenze speciali e precauzioni di impiego del trattamento.
    Precauzioni in relazione alle somministrazioni
    L'iniezione deve essere rimandata:
    • Se il paziente ha la febbre o mostra altri segni di infezione cronica o acuta.
    • Se il paziente ha una dermatite atopica esacerbata.
    • Se il paziente ha avuto una reazione allergica negli ultimi 3-4 giorni precedenti l'iniezione.
    • Se sono stati somministrati altri tipi di vaccinazioni, aspettare almeno una settimana prima di continuare il trattamento con ALUTARD Apis mellifera. Altre vaccinazioni non devono essere somministrate prima di una settimana dopo l'iniezione di ALUTARD Apis mellifera.

    Prima dell'iniezione:

    • Prima di ogni iniezione fare un doppio controllo dell'allergene, della concentrazione, del volume e della data della precedente iniezione (intervallo tra i dosaggi).
    • ALUTARD Apis mellifera è inteso per iniezione sottocutanea. La somministrazione intravenosa deve essere evitata per via dell'aumento del rischio di reazioni allergiche.
    • Le reazioni allergiche (sia locali che sistemiche) che si sono manifestate durante le precedenti somministrazioni devono essere registrate e la dose deve essere valutata sulla base di questo.
    • Il pre-trattamento con antistaminici di tipo H1 deve essere considerato nella fase di aumento della dose in pazienti che manifestano reazioni locali estese o reazioni allergiche sistemiche.
    • Lo stato di salute e lo stato di allergia del paziente devono essere valutati così come qualsiasi cambiamento di altre terapie rispetto all'ultima iniezione somministrata (vedere paragrafo 4.4 e 4.5).
    • Lo stato dell'asma, in pazienti con storia clinica di asma, deve essere valutato prima dell'iniezione (vedere paragrafo 4.4).
    Dopo l'iniezione:
    • Il paziente deve essere informato di consultare immediatamente un medico o il pronto soccorso in caso di gravi reazioni sistemiche ritardate.
    • Il paziente deve essere informato di osservare qualsiasi reazione locale o sistemica che può verificarsi successivamente al trattamento e informare il medico curante alla visita successiva.
    • Qualsiasi reazione allergica (sia locale che sistemica) deve essere registrata prima che il paziente lasci lo studio medico.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Alutard Apis Mellifera
    • Ipersensibilità ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Pazienti con patologie autoimmuni sistemiche attive o poco controllate ed immunodeficienze.
    • Pazienti con disturbi o condizioni in cui l'induzione di una reazione anafilattica implica un rischio non accettabile, come gravi malattie cardiovascolari.
    • Pazienti asmatici a rischio di esacerbazione e/o con un controllo inadeguato dei sintomi definito dalla presenza di:
      mancato controllo dei sintomi nelle ultime quattro settimane (ad esempio aumento dei sintomi diurni, aumento dei risvegli notturni, aumento del bisogno di farmaci, limitazioni di attività).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Alutard Apis Mellifera
    Reazioni allergiche sistemiche gravi
    Dato il rischio di reazioni allergiche gravi, deve essere immediatamente disponibile l'accesso a medicinali e all'equipaggiamento completo di rianimazione, compresa l'adrenalina per iniezione, e a personale medico addestrato al loro utilizzo. Se si verificano sintomi di una reazione sistemica, come orticaria, angioedema o asma grave, deve essere iniziato immediatamente un trattamento sintomatico (vedere paragrafo 4.2 e 4.8).
    Malattie cardiovascolari
    I pazienti con patologie cardiache possono essere a maggior rischio di reazioni allergiche sistemiche. Pazienti con malattie cardiovascolari devono essere sufficientemente trattati per la condizione di base prima dell'inizio del trattamento con ALUTARD Apis mellifera. Bisogna prestare una particolare attenzione quando si somministra ALUTARD Apis mellifera in questi pazienti. Vedere paragrafo 4.3. Vi è una limitata esperienza clinica sull'utilizzo di ALUTARD Apis mellifera in pazienti con patologie cardiache.
    Malattie autoimmuni
    Non ci sono studi controllati sull'influenza delle malattie autoimmuni sull'efficacia della immunoterapia allergene specifica (ITS), o su patologie autoimmuni come fattore di predisposizione per effetti indesiderati gravi durante l'utilizzo di ITS. L'ITS può essere iniziata solo nei pazienti con malattie autoimmuni in caso di remissione o di malattia ben controllata dalla terapia. ALUTARD Apis mellifera deve pertanto essere prescritto con attenzione in questi pazienti.
    Neoplasie maligne
    Non ci sono studi controllati riguardo l'influenza dei tumori maligni sull'efficacia della ITS, o sulle patologie neoplastiche maligne come fattore di predisposizione per effetti indesiderati gravi durante l'immunoterapia con ALUTARD Apis mellifera. L'ITS può essere iniziata solo nei pazienti in cui la neoplasia maligna è stabile. In caso di peggioramento, il trattamento con ALUTARD Apis mellifera deve essere sospeso. ALUTARD Apis mellifera deve pertanto essere prescritto con attenzione in questi pazienti.
    Mastocitosi
    I pazienti con un aumentato livello basale di triptasi sierica e/o mastocitosi possono essere maggiormente a rischio di sviluppare reazioni allergiche sistemiche e la gravità di queste essere aumentata. I pazienti con mastocitosi devono quindi essere monitorati attentamente durante il trattamento con ALUTARD Apis mellifera. I pazienti con mastocitosi possono aspettarsi una minor efficacia del trattamento rispetto a quella nella popolazione generale allergica al veleno di imenotteri.
    Trattamento con ACE-inibitori
    I pazienti trattati simultaneamente con ACE-inibitori possono avere un maggior rischio di sviluppare reazioni anafilattiche più severe e devono pertanto essere monitorati attentamente durante la fase di inizio. L'interruzione temporanea del trattamento con ACE-inibitori (basato sull'emivita dell'inibitore utilizzato) deve essere valutata attentamente, considerando i vantaggi dell'immunoterapia nel singolo paziente. Gli ACE-inibitori possono ridurre l'effetto di ALUTARD Apis mellifera.
    Trattamento con inibitori delle MAO, inibitori delle COMT o betabloccanti
    L'adrenalina è un'opzione per il trattamento delle reazioni allergiche sistemiche gravi. L'effetto dell'adrenalina può essere potenziato in pazienti trattati con antidepressivi triciclici, inibitori delle monoamino-ossidasi (IMAO) e/o inibitori delle COMT con possibili conseguenze fatali. Gli effetti dell'adrenalina possono essere ridotti in pazienti trattati con betabloccanti. In aggiunta, gli effetti della adrenalina possono esacerbare una patologia cardiovascolare, ad esempio causare un'aritmia cardiaca. I pazienti trattati con betabloccanti devono essere monitorati attentamente durante la fase di inizio.
    Asma
    L'asma è un noto fattore di rischio per le reazioni allergiche sistemiche gravi. In pazienti asmatici, i sintomi dell'asma devono essere adeguatamente controllati prima dell'inizio del trattamento con ALUTARD Apis mellifera. In relazione al trattamento con ALUTARD Apis mellifera occorre prestare particolare attenzione in questi pazienti. La condizione dell'asma del paziente deve essere valutata prima di ogni iniezione (vedere paragrafo 4.3).
    I pazienti devono essere informati della necessità di richiedere immediatamente assistenza medica se la loro condizione asmatica peggiora improvvisamente. Vi è limitata esperienza clinica sul trattamento di pazienti asmatici con ALUTARD Apis mellifera.
    Altre popolazioni (inclusi pazienti con disfunzioni renali)
    Poiché ALUTARD Apis mellifera contiene alluminio, esiste teoricamente un rischio di accumulo di alluminio in pazienti ad alto rischio (cioè pazienti con disfunzioni renali) e pazienti trattati contemporaneamente con altri farmaci contenenti alluminio (ad esempio antiacidi)). Ciò deve essere preso in considerazione quando si inizia una terapia con ALUTARD Apis mellifera.
    Popolazione pediatrica
    Particolare attenzione deve essere prestata alla valutazione del rapporto rischio-beneficio per il trattamento di bambini con età inferiore ai 5 anni. I dati clinici sull'efficacia in bambini di età ≥ 5 anni sono scarsi, tuttavia i dati sulla sicurezza non suggeriscono un rischio maggiore rispetto a quello rilevato negli adulti. Si raccomanda inoltre una valutazione del rapporto rischio-beneficio per quanto riguarda il trattamento dei bambini di età ≥ 5 anni.
    Co-somministrazione con altre ITS
    Non sono disponibili dati clinici sulla co-somministrazione con altri tipi di immunoterapia allergene specifica.
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè è essenzialmente “privo di sodio“.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Alutard Apis Mellifera
    Non è stato condotto alcuno studio clinico sulle interazioni farmacologiche nell'uomo e non sono state identificate potenziali interazioni farmacologiche in altri studi. Le terapie mediche concomitanti con medicinali sintomatici anti-allergici, ad esempio antistaminici, corticosteroidi o stabilizzatori dei mastociti possono aumentare il livello di tolleranza del paziente nei confronti del trattamento immunoterapico. Ciò deve essere considerato in caso di interruzione di queste terapie.
    Per informazioni riguardanti l'uso concomitante di ACE inibitori, IMAO, inibitori delle COMT, betabloccanti e antiacidi vedere il paragrafo 4.4.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non vi è esperienza clinica sull'utilizzo di ALUTARD Apis mellifera durante la gravidanza. La fase di inizio non deve essere intrapresa durante la gravidanza. Se si verifica una gravidanza durante il trattamento di mantenimento, tale trattamento può essere continuato sulla base di una attenta valutazione delle condizioni generali della paziente e delle reazioni avute alle precedenti iniezioni con ALUTARD Apis mellifera.
    Allattamento
    Non sono disponibili dati clinici sull'utilizzo di ALUTARD Apis mellifera durante l'allattamento al seno. Non sono noti effetti nei bambini allattati.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati clinici sull'effetto di ALUTARD Apis mellifera sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    ALUTARD Apis mellifera può in alcuni casi influenzare la capacità di guidare o utilizzare macchinari a causa di vertigini come effetto collaterale.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Alutard Apis Mellifera
    Riassunto del profilo di sicurezza
    In genere, le reazioni che si manifestano in rapporto al trattamento con ALUTARD Apis mellifera si verificano a causa di una reazione immunologica (locale e/o sistemica) al veleno di ape.
    I sintomi di una reazione immediata si manifestano entro 30 minuti dopo l'iniezione. I sintomi di una reazione ritardata si manifestano entro le prime 24 ore dopo l'iniezione.
    Le reazioni avverse comunemente riportate nei pazienti trattati con ALUTARD Apis mellifera sono reazioni locali al sito di iniezione.
    La reazione avversa più grave che si verifica nei pazienti trattati con ALUTARD Apis mellifera è lo shock anafilattico. Poiché è una condizione pericolosa per la vita, richiede un trattamento immediato.
    Elenco tabulare delle reazioni avverse
    I dati derivanti dagli studi clinici con ALUTARD Apis mellifera sono limitati. Pertanto, la seguente tabella si basa sulle reazioni avverse al farmaco riportate spontaneamente durante la commercializzazione. La frequenza non è nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazioni avverse al medicinale
    Frequenza
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazioni allergiche sistemiche incluso lo shock anafilattico
    Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea, capogiro, parestesia
    Non nota
    Patologie dell'occhio
    Edema della palpebra, congiuntivite, prurito oculare
    Non nota
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Vertigini
    Non nota
    Patologie cardiache
    Tachicardia, palpitazioni
    Non nota
    Patologie vascolari
    Ipotensione, pallore, flushing cutaneo
    Non nota
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Gonfiore della gola, respiro sibilante, tosse, dispnea, asma, irritazione della gola, congestione nasale
    Non nota
    Patologie gastrointestinali
    Disfagia, diarrea, vomito, nausea, dolore addominale
    Non nota
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Orticaria, prurito, eruzione cutanea, eritema, angioedema, edema del volto
    Non nota
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
    Artralgia, tumefazione articolare
    Non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Tumefazione in sede di iniezione, orticaria in sede di iniezione, nodulo in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, granuloma in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, ipertricosi in sede di iniezione, sensazione di caldo, sensazione di corpo estraneo, tumefazione periferica, fastidio al torace, stanchezza, malessere
    Non nota
    Reazioni locali
    Le reazioni locali riportate in letteratura, in associazione all'uso di ALUTARD Apis mellifera (Veleno di ape) e/o ALUTARD Vespula (Veleno di vespa (vespula spp)) variano dal 6% al 79% nella fase di inizio e dallo 0% al 47% nella fase di mantenimento.
    Le reazioni locali possono essere trattate con farmaci sintomatici, ad esempio antistaminici.
    • Le reazioni al sito di iniezione consistono in uno o più dei seguenti sintomi: tumefazione diffusa, arrossamento, dolore, prurito e orticaria in sede di iniezione. La maggior parte delle volte questi sintomi appaiono entro 30 minuti e possono persistere anche dopo 6 ore. Può anche verificarsi prurito generalizzato.
    • Sono stati osservati noduli sottocutanei in sede di iniezione dopo iniezioni ripetute.
    Il contenuto di alluminio può contribuire alla comparsa di effetti collaterali locali, tra cui la prova positiva per l'alluminio al patch test.
    Reazioni allergiche sistemiche
    Possono comparire reazioni allergiche sistemiche da lievi a moderate, e possono essere efficacemente trattate con farmaci sintomatici, ad esempio antistaminici. La letteratura riporta reazioni sistemiche associate all'uso di ALUTARD Apis mellifera (Veleno di ape) e/o ALUTARD Vespula (Veleno di vespa (vespula spp)) con una frequenza che varia da 0% a 25% nella fase di inizio e da 0% a 16% nella fase di mantenimento.
    I sintomi che possono essere associati con una reazione allergica sistemica, includono, ma non sono limitati a, orticaria, angioedema, dispnea, tosse, broncospasmo, rinite, sibilo, costrizione toracica, asma, tachicardia e ipotensione. Altri sintomi di reazioni allergiche sistemiche possono essere stanchezza, malessere generale, cefalea, dolore addominale, vomito, diarrea, rossore, eruzione cutanea, prurito, congiuntivite o starnuti.
    Una reazione allergica grave è una reazione potenzialmente pericolosa per la vita che solitamente si verifica entro pochi minuti dopo che il paziente è stato esposto all'allergene. Una reazione allergica grave sistemica richiede un trattamento immediato con ad esempio adrenalina e/o altri trattamenti anafilattici.
    In caso di reazioni locali estese e reazioni sistemiche, è necessario valutare il trattamento (vedere paragrafo 4.2 e paragrafo 4.4).
    Dermatite atopica
    La dermatite atopica può esacerbarsi durante il trattamento.
    Popolazione pediatrica
    Sono disponibili dati limitati di eventi avversi nei bambini ottenuti da studi clinici. I dati di sicurezza disponibili non indicano ulteriori rischi legati all'uso di ALUTARD Apis mellifera nella popolazione pediatrica.
    Altre popolazioni speciali
    Non sono disponibili dati da studi clinici sulle reazioni avverse in altre popolazioni.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Alutard Apis Mellifera
    Nel caso in cui venga somministrata una dose maggiore di ALUTARD Apis mellifera rispetto a quella prevista, aumenta il rischio di effetti indesiderati, incluso il rischio di sviluppare una reazione allergica grave. Il paziente deve essere monitorato e qualsiasi reazione deve essere trattata con un appropriato farmaco sintomatico.

    Scadenza

    3 anni
    La data di scadenza dopo l'apertura dei flaconcini è di 6 mesi quando utilizzato da un solo paziente e conservato in frigorifero (2°C – 8°C).

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C – 8°C).
    Non congelare.
    Conservare nella confezione originale (sensibilità alla luce).
    Per le condizioni di conservazione dopo l'apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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