Calquence - Compresse Rivestite

    Ultimo aggiornamento: 09/09/2024

    Cos'è Calquence - Compresse Rivestite?

    Calquence - Compresse Rivestite è un farmaco a base del principio attivo Acalabrutinib, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Inibitori tirosinchinasi di Bruton (BTK). E' commercializzato in Italia dall'azienda AstraZeneca S.p.A..

    Calquence - Compresse Rivestite può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Calquence 100 mg 56 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: AstraZeneca AB
    Concessionario: AstraZeneca S.p.A.
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Acalabrutinib
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01EL02 - Acalabrutinib
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Calquence? A cosa serve?
    Calquence in monoterapia o in associazione a obinutuzumab è indicato per il trattamento di pazienti adulti con leucemia linfocitica cronica (LLC) non trattata in precedenza.
    Calquence in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti con leucemia linfocitica cronica (LLC) che hanno ricevuto almeno una precedente terapia.

    Posologia

    Come usare Calquence: Posologia
    Il trattamento con questo medicinale deve essere avviato e supervisionato da un medico con esperienza nell'uso di medicinali antitumorali.
    Posologia
    La dose raccomandata di Acalabrutinib è di 100 mg due volte al giorno (equivalente a una dose giornaliera totale di 200 mg). Per le informazioni sulla dose raccomandata di obinutuzumab, consultare le informazioni sulla prescrizione di obinutuzumab.
    L'intervallo di dose è di circa 12 ore.
    Il trattamento con Calquence deve essere continuato fino a progressione della malattia o a tossicità inaccettabile.
    Aggiustamenti della dose
    Reazioni avverse
    Le modifiche alla dose raccomandata di Calquence per reazioni avverse di Grado ≥3 sono riportate nella Tabella 1.
    Tabella 1. Aggiustamenti della dose raccomandata per reazioni avverse* 
    Reazione avversa
    Comparsa di reazione avversa
    Modifica della dose
    (dose iniziale = 100 mg ogni 12 ore circa)
    Trombocitopenia di Grado 3 con emorragia,
    Prima e seconda
    Interrompere Calquence
    Una volta che la tossicità si è risolta al Grado 1 o al basale, Calquence può essere ripreso a 100 mg circa ogni 12 ore
    Trombocitopenia di Grado 4
    oppure
    Neutropenia di Grado 4 che dura più di 7 giorni
    Terza
    Interrompere Calquence
    Una volta che la tossicità si è risolta al Grado 1 o al basale, Calquence può essere ripreso con una frequenza ridotta di 100 mg una volta al giorno
    Tossicità non ematologiche di Grado 3 o superiore
    Quarta
    Sospendere Calquence
    * Reazioni avverse classificate in base ai Criteri comuni di terminologia per gli eventi avversi (CTCAE) versione 4.03 del National Cancer Institute (NCI).
    Interazioni
    Le raccomandazioni riguardo l'uso di Calquence con inibitori o induttori del CYP3A sono forniti nella Tabella 2 (vedere paragrafo 4.5).
    Tabella 2. Uso con inibitori o induttori del CYP3A
     
    Medicinale somministrato in concomitanza
    Uso raccomandato di Calquence
    Inibitori del CYP3A
    Inibitore forte del CYP3A
    Evitare l'uso concomitante.
    Se questi inibitori sono usati per un breve periodo (come gli antinfettivi, per un massimo di sette giorni), interrompere Calquence.
    Inibitore moderato del CYP3A
    Nessun aggiustamento della dose. Monitorare i pazienti attentamente per verificare la presenza di reazioni avverse in caso di assunzione di inibitori moderati del CYP3A.
    Inibitore lieve del CYP3A
    Nessun aggiustamento della dose.
    Induttori del CYP3A
    Induttore forte del CYP3A
     Evitare l'uso concomitante.
    Le compresse di acalabrutinib possono essere co-somministrate con agenti riducenti l'acidità gastrica (inibitori della pompa protonica, antagonisti del recettore H2, antiacidi), a differenza delle capsule di acalabrutinib che mostrano un assorbimento compromesso quando somministrate con agenti riducenti l'acidità gastrica (vedere paragrafo 4.5).
    Dose dimenticata
    Se il paziente dimentica di assumere una dose di Calquence per più di 3 ore, il paziente deve essere istruito di assumere la dose successiva all'ora normalmente programmata. Non deve essere assunta una dose doppia di Calquence per compensare la dose dimenticata.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti anziani (età ≥65 anni) (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione renale
    Non è stato condotto alcuno studio specifico in pazienti con compromissione renale. Pazienti con compromissione renale lieve o moderata sono stati trattati in studi clinici con Calquence. Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata (clearance della creatinina superiore a 30 mL/min). È necessario mantenere l'idratazione e monitorare periodicamente i livelli di creatinina nel siero. Calquence deve essere somministrato ai pazienti con compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 mL/min) solo se il beneficio supera il rischio e questi pazienti devono essere monitorati attentamente per verificare la presenza di segni di tossicità. Non vi sono dati relativi a pazienti con compromissione renale severa o a pazienti in dialisi (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (Child-Pugh A, Child-Pugh B o bilirubina totale tra 1,5-3 volte il limite superiore della norma [ULN] e qualsiasi valore di AST). Tuttavia, i pazienti con compromissione epatica moderata devono essere attentamente monitorati per verificare la presenza di segni di tossicità. Si raccomanda di non utilizzare Calquence in pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh C o bilirubina totale >3 volte l'ULN e qualsiasi valore di AST) (vedere paragrafo 5.2).
    Cardiopatia severa
    I pazienti con malattia cardiovascolare severa sono stati esclusi dagli studi clinici su Calquence.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Calquence nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Calquence è per uso orale. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua all'incirca alla stessa ora ogni giorno, con o senza cibo (vedere paragrafo 4.5). Le compresse non devono essere masticate, disciolte o divise.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Calquence
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Calquence
    Emorragia
    Eventi emorragici maggiori, tra cui emorragia a carico del sistema nervoso centrale ed emorragia gastrointestinale, alcuni con esito fatale, si sono manifestati in pazienti con neoplasie ematologiche, trattati con Calquence in monoterapia e in associazione a obinutuzumab. Questi eventi si sono manifestati in pazienti con e senza trombocitopenia. Nel complesso, gli eventi di sanguinamento sono stati eventi meno severi e hanno incluso lividi e petecchie (vedere paragrafo 4.8).
    Il meccanismo degli eventi di sanguinamento non è ben compreso.
    I pazienti trattati con agenti antitrombotici potrebbero essere esposti a un rischio maggiore di emorragia. Usare cautela con gli agenti antitrombotici e prendere in considerazione un monitoraggio aggiuntivo per verificare la presenza di segni di sanguinamento qualora l'uso concomitante dovesse rendersi clinicamente necessario. Warfarine o altri antagonisti della vitamina K non devono essere somministrati contemporaneamente a Calquence.
    Prendere in considerazione il rapporto rischio-beneficio derivante dalla sospensione di Calquence per almeno 3 giorni pre- e post-intervento chirurgico.
    Infezioni
    Infezioni gravi (batteriche, virali o micotiche), compresi eventi fatali, si sono manifestate in pazienti con neoplasie ematologiche trattati con Calquence in monoterapia e in associazione a obinutuzumab. Queste infezioni si sono manifestate prevalentemente in assenza di neutropenia di Grado 3 o 4, con infezione neutropenica riferita nell'1,9% di tutti i pazienti. Si sono manifestate infezioni dovute alla riattivazione del virus dell'epatite B (HBV) e al virus dell'herpes zoster (HSV), ad aspergillosi e a leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) (vedere paragrafo 4.8).
    Riattivazione virale
    Sono stati segnalati casi di riattivazione dell'epatite B in pazienti trattati con Calquence. La sierologia dell'epatite B (HBV) deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con Calquence. Se i pazienti presentano una sierologia positiva per l'epatite B, prima dell'inizio del trattamento deve essere consultato un epatologo e il paziente deve essere monitorato e gestito secondo gli standard medici locali per prevenire la riattivazione dell'epatite B.
    Sono stati segnalati casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP), anche fatali, in seguito all'uso di Calquence nel contesto di una terapia immunosoppressiva precedente o concomitante. I medici devono prendere in considerazione la LMP nella diagnosi differenziale in pazienti con segni o sintomi neurologici, cognitivi o comportamentali nuovi o in peggioramento. Se si sospetta la presenza di LMP, devono essere effettuate le opportune valutazioni diagnostiche e il trattamento con Calquence deve essere sospeso fino all'esclusione della LMP. In caso di dubbi, è necessario rivolgersi a un neurologo e prendere in considerazione misure diagnostiche appropriate per la LMP, tra cui la RMI, preferibilmente con mezzo di contrasto, il test del liquido cerebrospinale (LCS) per il DNA virale del virus JC e la ripetizione delle valutazioni neurologiche.
    Prendere in considerazione la profilassi secondo lo standard di cura nei pazienti che sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche. Monitorare i pazienti per verificare la presenza di segni e sintomi di infezione e trattare come medicalmente appropriato.
    Citopenie
    Citopenie di Grado 3 o 4 emergenti dal trattamento, tra cui neutropenia, anemia e trombocitopenia, si sono manifestate in pazienti con neoplasie ematologiche trattati con Calquence in monoterapia e in associazione a obinutuzumab. Monitorare l'emocromo completo quando clinicamente indicato (vedere paragrafo 4.8).
    Seconda malignità primitiva
    Seconde malignità primitive, tra cui i tumori della pelle e quelli non cutanei, si sono manifestate in pazienti con neoplasie ematologiche, trattati con Calquence in monoterapia e in associazione a obinutuzumab. Sono stati comunemente riportati tumori della pelle. Monitorare i pazienti per verificare la comparsa di tumori della pelle e consigliare una protezione in caso di esposizione al sole (vedere paragrafo 4.8).
    Fibrillazione atriale
    Fibrillazione/flutter atriale si è manifestata/o in pazienti con neoplasie ematologiche trattati con Calquence in monoterapia e in associazione a obinutuzumab. Monitorare per verificare la presenza di sintomi (ad es., palpitazioni, capogiro, sincope, dolore toracico, dispnea) di fibrillazione atriale e di flutter atriale ed effettuare un ECG quando clinicamente indicato (vedere paragrafi 4.5 e 4.2). Nei pazienti che sviluppano fibrillazione atriale durante la terapia con Calquence, deve essere effettuata una valutazione approfondita del rischio di malattia tromboembolica. Nei pazienti ad alto rischio di malattia tromboembolica si deve prendere in considerazione un trattamento strettamente controllato con anticoagulanti e opzioni terapeutiche alternative a Calquence.
    Altri medicinali
    La co-somministrazione di forti inibitori del CYP3A con Calquence potrebbe portare ad un aumento dell'esposizione ad Acalabrutinib e, di conseguenza, ad un maggiore rischio di tossicità. Al contrario, la co-somministrazione di induttori del CYP3A potrebbe determinare un'esposizione inferiore ad acalabrutinib e, conseguentemente, un rischio di mancanza di efficacia. L'uso concomitante di forti inibitori CYP3A deve essere evitato. Se questi inibitori sono utilizzati per un breve periodo (come anti infettivi per un massimo di 7 giorni) il trattamento con Calquence deve essere interrotto. I pazienti devono essere attentamente monitorati per verificare la presenza di segni di tossicità nel caso sia necessario usare un moderato inibitore del CYP3A (vedere paragrafi 4.2 e 4.5). L'uso concomitante di un forte induttore del CYP3A4 deve essere evitato a causa del rischio di mancanza di efficacia.
    Calquence contiene sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Calquence
    Acalabrutinib e il suo metabolita attivo sono metabolizzati principalmente dall'enzima 3A4 del citocromo P450 (CYP3A4) ed entrambe le sostanze sono substrati della proteina P-gp e della proteina di resistenza al cancro della mammella (BCRP).
    Sostanze attive che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di acalabrutinib
    Inibitori del CYP3A/P-gp
    La somministrazione concomitante con un forte inibitore del CYP3A/P-gp (itraconazolo 200 mg una volta al giorno per 5 giorni) ha aumentato la Cmax e l'AUC di acalabrutinib rispettivamente di 3,9 volte e 5,0 volte nei soggetti sani (N=17).
    L'uso concomitante di forti inibitori del CYP3A/P-gp deve essere evitato. Se sono utilizzati forti inibitori del CYP3A/P-gp per un breve periodo (ad es., ketoconazolo, conivaptan, claritromicina, indinavir, itraconazolo, ritonavir, telaprevir, posaconazolo, voriconazolo), il trattamento con Calquence deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.2).
    La co-somministrazione con inibitori moderati del CYP3A (400 mg di fluconazolo come dose singola o 200 mg di isavuconazolo come dose ripetuta per 5 giorni) in soggetti sani ha aumentato la Cmax e l'AUC di acalabrutinib da 1,4 volte a 2 volte mentre la Cmax e l'AUC del metabolita attivo ACP-5862 sono diminuite da 0,65 volte a 0,88 volte rispetto a quando acalabrutinib è stato somministrato da solo. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose in associazione con inibitori moderati del CYP3A. Monitorare attentamente i pazienti per le reazioni avverse (vedere paragrafo 4.2).
    Sostanze attive che possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di acalabrutinib
    Induttori del CYP3A
    La somministrazione concomitante di un forte induttore del CYP3A (600 mg di rifampicina una volta al giorno per 9 giorni) ha ridotto la Cmax e l'AUC di acalabrutinib rispettivamente del 68% e del 77% nei soggetti sani (N=24).
    L'uso concomitante di forti induttori di attività del CYP3A (ad esempio, fenitoina, rifampicina, carbamazepina) deve essere evitato. Il trattamento concomitante con erba di S. Giovanni, che potrebbe ridurre in modo imprevedibile le concentrazioni plasmatiche di acalabrutinib, deve essere evitato.
    Medicinali riduttori dell'acidità gastrica
    Non sono state osservate differenze clinicamente significative nella farmacocinetica di acalabrutinib quando una compressa di acalabrutinib da 100 mg è stata utilizzata in concomitanza con un inibitore della pompa protonica (rabeprazolo 20 mg due volte al giorno per 3 giorni). Le compresse di acalabrutinib possono essere co-somministrate con agenti riducenti l'acido gastrico (inibitori della pompa protonica, antagonisti del recettore H2, antiacidi), a differenza delle capsule di acalabrutinib che mostrano un assorbimento compromesso quando somministrate con agenti riducenti l'acidità gastrica.
    Principi attivi le cui concentrazioni plasmatiche possono essere alterate da Calquence
    Substrati del CYP3A
    Sulla base dei dati in vitro, non si può escludere che acalabrutinib sia un inibitore del CYP3A4 a livello intestinale e possa aumentare l'esposizione dei substrati del CYP3A4 sensibili al metabolismo intestinale del CYP3A. Si deve prestare attenzione se si somministra acalabrutinib in concomitanza con i substrati del CYP3A4 con uno stretto intervallo terapeutico, somministrati per via orale (ad es., ciclosporina, ergotamina, pimozide).
    Effetto di acalabrutinib sui substrati del CYP1A2
    Gli studi in vitro indicano che acalabrutinib induce il CYP1A2. La somministrazione concomitante di acalabrutinib con i substrati del CYP1A2 (ad es., teofillina, caffeina) può ridurre la loro esposizione.
    Effetti di acalabrutinib e del suo metabolita attivo, ACP-5862, sui sistemi di trasporto del medicinale
    Acalabrutinib può aumentare l'esposizione ai substrati della BCRP somministrati in concomitanza (ad es., metotrexato) mediante inibizione della BCRP intestinale (vedere paragrafo 5.2). Per ridurre al minimo il potenziale di interazione nel tratto gastrointestinale (GI), i substrati della BCRP a stretto intervallo terapeutico per via orale, come il metotrexato, devono essere assunti almeno 6 ore prima o dopo l'assunzione di acalabrutinib.
    ACP-5862 può aumentare l'esposizione ai substrati co-somministrati di MATE1 (ad es., metformina) mediante l'inibizione di MATE1 (vedere paragrafo 5.2). I pazienti che assumono medicinali concomitanti con predisposizione dipendente da MATE1 (ad es., metformina) devono essere monitorati per verificare la presenza di segni di modificata tollerabilità a seguito di una maggiore esposizione al medicinale concomitante mentre ricevono Calquence.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Calquence - Compresse Rivestite" insieme ad altri farmaci come “Abigerd”, “Anadir”, “Anafen”, “Antra”, “Appryo”, “Aurantin - Soluzione (uso Interno)”, “Carbamazepina EG”, “Carbamazepina Zentiva - Compressa A Rilascio Modificato”, “Cletus”, “Coumadin”, “Dintoinale”, “Dotecine”, “Ermes”, “Esomeprazolo Almus Pharma”, “Esomeprazolo Doc Generics”, “Esomeprazolo Mylan Generics”, “Esomeprazolo Pensa Pharma”, “Esomeprazolo SUN”, “Esomeprazolo Sun Pharma”, “Esopir”, “Eugastrol Reflusso”, “Fenitoina Hikma”, “Fenobarbitale Sodico Salf”, “Frilans”, “Gamibetal Complex”, “Gardenale”, “Gastres”, “Gastroloc - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti”, “Ibimezolo”, “Inipant - Compressa Gastroresistente, Compresse/capsule Gastroresistenti”, “Inizol - Compressa Gastroresistente”, “Itraconazolo DOC Generici”, “Itraconazolo EG”, “Itraconazolo Mylan Generics”, “Itraconazolo Sandoz”, “Itraconazolo Teva”, “Itragerm”, “Kaletra - Compresse Rivestite”, “Kaletra - Soluzione”, “Ketoconazole HRA”, “Ketonova”, “Komezol”, “Krovaneg”, “Kruxagon”, “Lansodor”, “Lansoprazolo ABC”, “Lansoprazolo Almus”, “Lansoprazolo Alter - 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    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile
    Le donne in età fertile devono essere informate della necessità di evitare il concepimento di un figlio mentre ricevono Calquence.
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Acalabrutinib in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Sulla base dei risultati di studi sugli animali, potrebbe esserci un rischio per il feto a causa dell'esposizione ad acalabrutinib durante la gravidanza. È stata osservata distocia (travaglio difficile o prolungato) nel ratto e la somministrazione a conigli gravidi è stata associata a una ridotta crescita fetale (vedere paragrafo 5.3).
    Calquence non deve essere usato durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano un trattamento con acalabrutinib.
    Allattamento
    Non è noto se acalabrutinib sia escreto nel latte materno. Non esistono dati sull'effetto di acalabrutinib sul neonato allattato al seno o sulla produzione di latte. Acalabrutinib e il suo metabolita attivo erano presenti nel latte delle femmine di ratto in allattamento. Il rischio per i neonati allattati al seno non può essere escluso. Si consiglia alle madri che allattano di non allattare durante il trattamento con Calquence e nei 2 giorni successivi all'assunzione dell'ultima dose.
    Fertilità
    Non esistono dati relativi all'effetto di Calquence sulla fertilità umana. In uno studio non clinico con acalabrutinib condotto su ratti di sesso maschile e femminile non sono stati osservati effetti avversi sui parametri della fertilità (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Calquence non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia, durante il trattamento con Acalabrutinib, sono state segnalate stanchezza e capogiri e ai pazienti che manifestano questi sintomi deve essere consigliato di non guidare o usare macchinari fino a quando i sintomi non si attenuano.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Calquence
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Dei 1040 pazienti trattati con Calquence in monoterapia, le reazioni avverse al farmaco (ADR) più comuni (≥20%) di qualsiasi grado segnalate nei pazienti sono state: infezione (66,7%), cefalea (37,8%), diarrea (36,7%), lividura (34,1%), dolore muscoloscheletrico (33,1%), nausea (21,7%), stanchezza (21,3%), tosse (21%) ed eruzione cutanea (20,3%). Le reazioni avverse da farmaco più comunemente segnalate (≥5%) di Grado ≥3 sono state: infezione (17,6%), leucopenia (14,3%), neutropenia (14,2%) e anemia (7,8%).
    Dei 223 pazienti trattati con Calquence in terapia di associazione, le ADR più comuni (≥20%) di qualsiasi grado segnalate nei pazienti sono state: infezione (74%), dolore muscoloscheletrico (44,8%), diarrea (43,9%), mal di testa (43%), leucopenia (31,8%), neutropenia (31,8%), tosse (30,5%), affaticamento (30,5%), artralgia (26,9%), nausea (26,9%), capogiri (23,8%) e stipsi (20,2%). Le reazioni avverse da farmaco più comunemente segnalate (≥5%) di Grado ≥3 sono state: leucopenia (30%), neutropenia (30%), infezione (21,5%), trombocitopenia (9%) e anemia (5,8%).
    Tabella delle reazioni avverse
    Negli studi clinici con pazienti che ricevono Calquence come trattamento per neoplasie ematologiche sono state identificate le reazioni avverse al farmaco indicate di seguito. La durata mediana del trattamento con Calquence nell'insieme dei dati raccolti è stata di 26,2 mesi.
    Le reazioni avverse ai farmaci sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. All'interno di ogni classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse al farmaco sono ordinate per frequenza, con le reazioni più frequenti indicate per prime. Inoltre, per ogni ADR viene definita la corrispondente categoria di frequenza come: molto comune (≥1/10); comune (>1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascun raggruppamento di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di severità decrescente.
    Tabella 3. Reazioni avverse al farmaco* di pazienti con neoplasie ematologiche trattati con Acalabrutinib in monoterapia (n=1040)
    SOC secondo MedDRA
    Termine MedDRA
    Frequenza complessiva
    (tutti i gradi CTCAE) 
    Frequenza dei
    Gradi CTCAE ≥3
    Infezioni ed infestazioni
    Infezione delle vie respiratorie superiori
    Molto comune (22%)
    0,8%
    Sinusite
    Molto comune (10,7%)
    0,3%
    Polmonite
    Comune (8,7%)
    5,1%
    Infezione del tratto urinario
    Comune (8,5%)
    1,5%
    Nasofaringite
    Comune (7,4%)
    0%
    Bronchite
    Comune (7,6%)
    0,3%
    Infezioni da herpes virus
    Comune (5,9%)
    0,7%
    Infezioni da aspergillus
    Non comune (0,5%)
    0,4%
    Riattivazione di epatite B
    Non comune (0,1%)
    0,1%
    Tumori benigni, maligni e non specificati
    Seconda malignità primitiva
    Molto comune (12,2%)
    4,1% 
    Neoplasia maligna cutanea non melanoma Comune (6,6%) 0,5%
    Seconda malignità primitiva, ad esclusione di quella cutanea non melanoma
    Comune (6,5%)
    3,8%
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Neutropenia
    Molto comune (15,7%)
    14,2%
    Anemia
    Molto comune (13,8%)
    7,8%
    Trombocitopenia
    Comune (8,9%)
    4,8%
    Linfocitosi
    Non comune (0,3%)
    0,2%
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Sindrome da lisi tumorale±
    Non comune (0,5%)
    0,4%
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Molto comune (37,8%)
    1,1%
    Capogiro
    Molto comune (13,4%)
    0,2%
    Patologie cardiache
    Fibrillazione/flutter atriale
    Comune (4,4%)
    1,3%
    Patologie vascolari
    Lividura
    Molto comune (34,1%)
    0%
    Contusione Molto comune (21,7%)
    0%
    Petecchie Molto comune (10,7%)
    0%
    Ecchimosi Comune (6,3%)
    0%
    Emorragia/ematoma
    Molto comune (12,6%)
    1,8%
    Emorragia gastrointestinale Comune (2,3%) 0,6%
    Emorragia intracranica
    Comune (1%)
    0,5%
    Iperetensione
    Comune(7.6%)
    3.5%
    Epistassi
    Comune (7%)
    0,3%
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Molto comune (36,7%)
    2,6%
    Nausea
    Molto comune (21,7%)
    1,2%
    Stipsi
    Molto comune (14,5%)
    0,1%
    Vomito
    Molto comune (13,3%)
    0,9%
    Dolore addominale
    Molto comune (12,5%)
    1%
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea
    Molto comune (20,3%)
    0,6%
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Dolore muscoloscheletrico
    Molto comune (33,1%)
    1,5%
    Artralgia
    Molto comune (19,1%)
    0,7%
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Stanchezza
    Molto comune (21,3%)
    1,7%
    Astenia
    Comune (5,3%)
    0,8%
     
    Esami diagnostici (esiti basati sui risultati dei test)
     
    Emoglobina diminuita§
    Molto comune (42,6%)
    10,1%
    Conta assoluta dei neutrofili diminuita§
    Molto comune (41,8%)
    20,7%
    Piastrine diminuite§
    Molto comune (31,1%)
    6,9%
    * In base alla versione 4.03 dei Criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute (NCI-CTCAE).
    Include il termine ADR multiplo.
    ± Un caso di sindrome da lisi tumorale indotta da farmaci è stato osservato nel braccio acalabrutinib nello studio ASCEND.
    § Indica l'incidenza degli esiti di laboratorio, non degli eventi avversi segnalati.
    Presentato come valori di grado CTCAE.
    Tabella 4. Reazioni avverse al farmaco* di pazienti con neoplasie ematologiche trattati con acalabrutinib in terapia di associazione (n=223)
    SOC secondo MedDRA
    Termine MedDRA
    Frequenza complessiva
    (tutti i gradi CTCAE) 
    Frequenza dei
    Gradi CTCAE ≥3
    Infezioni ed infestazioni
    Infezione delle vie respiratorie superiori
    Molto comune (31,4%)
    1,8%
    Sinusite
    Molto comune (15,2%)
    0,4%
    Nasofaringite
    Molto comune (13,5%)
    0,4%
    Infezione del tratto urinario
    Molto comune (13%)
    0,9%
    Polmonite
    Molto comune (10,8%)
    5,4%
    Bronchite
    Comune (9,9%)
    0%
    Infezioni da herpes virus
    Comune (6,7%)
    1,3%
    Leucoencefalopatia multifocale progressiva
    Non comune (0,4%)
    0,4%
    Riattivazione di epatite B
    Non comune (0,9%)
    0,1%
    Infezioni da Aspergillus
    Molto raro (0%)
    0%
    Tumori benigni, maligni e non specificati
    Seconda malignità primitiva
    Molto comune (13%)
    4,0%
    Neoplasia maligna cutanea non melanoma Comune (7,6%) 0,4%
    Seconda malignità primitiva, ad esclusione di quella cutanea non melanoma
    Comune (6,3%)
    3,6%
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Neutropenia
    Molto comune (31,8%)
    30%
    Trombocitopenia
    Molto comune (13,9%)
    9%
    Anemia
    Molto comune (11,7%)
    5,8%
    Linfocitosi
    Non comune (0,4%)
    0,4%
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Sindrome da lisi tumorale±
    Non comune (1,8%)
    1,3%
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Molto comune (43%)
    0,9%
    Capogiro
    Molto comune (23,8%)
    0%
    Patologie cardiache
    Fibrillazione/flutter atriale
    Comune (3,1%)
    0,9%
    Patologie vascolari
    Lividura
    Molto comune (38,6%)
    0%
    Contusione Molto comune (27,4%)
    0%
    Petecchie Molto comune (11,2%)
    0%
    Ecchimosi Comune (3,1%)
    0%
    Emorragia/ematoma
    Molto comune (17,5%)
    1,3%
    Emorragia gastrointestinale Comune (3,6%) 0,9%
    Emorragia intracranica
    Non comune (0,9%)
    0%
    Ipertensione
    Molto comune (13,5%)
    3.6%%
    Epistassi
    Comune (8,5%)
    0%
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Molto comune (43,9%)
    4,5%
    Nausea
    Molto comune (26,9%)
    0%
    Stipsi
    Molto comune (20,2%)
    0%
    Vomito
    Molto comune (19,3%)
    0,9%
    Dolore addominale
    Molto comune (14,8%)
    1,3%
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea
    Molto comune (30,9%)
    1,8%
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Dolore muscoloscheletrico
    Molto comune (44,8%)
    2,2%
    Artralgia
    Molto comune (26,9%)
    1,3%
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Stanchezza
    Molto comune (30,5%)
    1,8%
    Astenia
    Comune (7,6%)
    0,4%
    Esami diagnostici
    (esiti basati sui risultati dei test)
    Conta assoluta dei neutrofili diminuita§
    Molto comune (57,4%)
    35%
    Piastrine diminuite§
    Molto comune (46,2%)
    10,8%
    Emoglobina diminuita§
    Molto comune (43,9%)
    9%
    * In base alla versione 4.03 dei Criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute (NCI-CTCAE).
    Include il termine ADR multiplo.
    ± Un caso di sindrome da lisi tumorale indotta da farmaci è stato osservato nel braccio acalabrutinib nello studio ASCEND.
    § Indica l'incidenza degli esiti di laboratorio, non degli eventi avversi segnalati.
    Presentato come valori di grado CTCAE.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Interruzione permanente e riduzione della dose a causa delle reazioni avverse
    Dei 1.040 pazienti trattati con Calquence in monoterapia, l'interruzione permanente dovuta a reazioni avverse è stata segnalata nel 9,3% dei pazienti. Tra le reazioni avverse principali figuravano polmonite, trombocitopenia e diarrea. Le riduzioni della dose dovute a reazioni avverse sono state segnalate nel 4,2% dei pazienti. Tra le reazioni avverse principali figuravano la riattivazione di epatite B, sepsi e diarrea.
    Dei 223 pazienti trattati con Calquence in associazione, l'interruzione permanente dovuta a reazioni avverse è stata segnalata nel 10,8% dei pazienti. Tra le reazioni avverse principali figuravano polmonite, trombocitopenia e diarrea. Le riduzioni della dose dovute a reazioni avverse sono state segnalate nel 6,7% dei pazienti. Tra le reazioni avverse principali figuravano neutropenia, diarrea e vomito.
    Anziani
    Dei 1.040 pazienti arruolati negli studi clinici di Calquence in monoterapia, il 41% aveva un'età compresa tra i 65 e i 75 anni e il 22% aveva un'età pari o superiore ai 75 anni. Non sono state osservate differenze clinicamente significative in termini di sicurezza o efficacia tra i pazienti di età ≥ 65 anni e più giovani.
    Dei 223 pazienti arruolati negli studi clinici di Calquence in terapia di associazione con obinutuzumab, il 47% aveva un'età compresa tra i 65 e i 75 anni e il 26% aveva un'età pari o superiore ai 75 anni. Non sono state osservate differenze clinicamente significative in termini di sicurezza o efficacia tra i pazienti di età ≥65 anni e più giovani.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Calquence
    Non esiste un trattamento specifico per il sovradosaggio di Acalabrutinib e i sintomi dovuti al sovradosaggio non sono stati stabiliti. In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare segni o sintomi di reazioni avverse e predisporre il trattamento sintomatico appropriato.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Calquence - Compresse Rivestite a base di Acalabrutinib sono: Calquence - Capsula

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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