Cevenfacta

    Ultimo aggiornamento: 07/08/2024

    Cos'è Cevenfacta?

    Cevenfacta è un farmaco a base del principio attivo Eptacog Beta (attivato), appartenente alla categoria degli Antiemorragici e nello specifico Fattori della coagulazione del sangue. E' commercializzato in Italia dall'azienda BIOVIIIx S.R.L.

    Cevenfacta può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Cevenfacta 1 mg (45 KUI) polv. e solv. per soluz. iniett. ev 1 flac.no + 1 sir. 1,1 ml + 1 adat. + 1 stantuffo
    Cevenfacta 5 mg (225 KUI) polv. e solv. per soluz. iniett. ev 1 flac.no + 1 sir. 5,2 ml + 1 adat. + 1 stantuffo

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Laboratoire Francais du Fractionnement et des Biotechnologies
    Concessionario: BIOVIIIx S.R.L
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: A
    Principio attivo: Eptacog Beta (attivato)
    Gruppo terapeutico: Antiemorragici
    ATC: B02BD08 - Fattore VIIa della coagulazione
    Forma farmaceutica: preparazione iniettabile


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    Indicazioni

    Perché si usa Cevenfacta? A cosa serve?
    CEVENFACTA è indicato in adulti e adolescenti (a partire da 12 anni di età) per il trattamento di episodi emorragici e nella prevenzione di sanguinamenti durante gli interventi chirurgici o procedure invasive nei seguenti gruppi di pazienti:
    • pazienti con emofilia congenita con inibitori ad alta risposta ai fattori di coagulazione VIII o IX (ad es. ≥ 5 unità Bethesda [UB]);
    • pazienti con emofilia congenita con inibitori a basso titolo (UB < 5), ma nei quali è attesa un'alta risposta anamnestica alla somministrazione del fattore VIII o del fattore IX o refrattarietà all'incremento del dosaggio di FVIII o FIX.

    Posologia

    Come usare Cevenfacta: Posologia
    Il trattamento deve essere iniziato ed eseguito sotto la supervisione di un medico con esperienza nel trattamento dell'emofilia e/o dei disturbi della coagulazione.
    Posologia
    La dose e la durata del trattamento dipendono dalla sede e dalla severità dell'emorragia o dal tipo di intervento/procedura, dalla necessità di omeostasi urgente, dalla frequenza di somministrazione e dalla risposta nota del paziente ad agenti bypassanti contenenti FVIIa in occasione di precedenti eventi emorragici.
    I valori di laboratorio della coagulazione (tempo di protrombina [TP]/rapporto normalizzato internazionale [INR], tempo di tromboplastina parziale attivata [aPTT], attività del fattore di coagulazione FVII [tempo di coagulazione] [FVII:C]) non sono necessariamente correlati all'efficacia emostatica di questo medicinale o sufficienti a formulare previsioni al riguardo.
    Dose, frequenza e durata della terapia con CEVENFACTA devono basarsi sulla risposta clinica del paziente e sulla valutazione dell'emostasi.
    Non sono state determinate le dosi massime tollerate per questo medicinale, né sono state studiate dosi cumulative giornaliere superiori a 1025 μg/kg.
    Trattamento di episodi emorragici
    Il trattamento con questo medicinale deve essere avviato non appena si verifica l'evento emorragico.
    La dose iniziale raccomandata deve essere regolata in base ai criteri forniti nella Tabella 1.
    Negli episodi emorragici da lievi a moderati, la durata della terapia domiciliare non deve superare le 24 ore. La prosecuzione del trattamento domiciliare deve essere valutata solo dopo aver consultato il centro emofiliaco.
    Qualora compaiano segni o sintomi di emorragia severa durante la permanenza a casa, il paziente deve immediatamente rivolgersi a un medico. Nel frattempo, per evitare ogni ritardo nel trattamento, si può somministrare una dose iniziale a casa.
    In tutte le situazioni, ove non si consegua una risposta emostatica adeguata (ovvero entro 24 ore dalla prima somministrazione di CEVENFACTA per gli episodi emorragici lievi e moderati), si devono considerare terapie alternative.
    Tabella 1. Dosaggio per il trattamento di episodi emorragici
    Tipo di emorragia
    Raccomandazioni sul regime di dosaggio
    Durata della terapia
    Lieve e moderata
    Articolazione, muscolatura superficiale, tessuto molle, membrane mucose
    75 μg/kg da ripetere ogni 3 ore fino al conseguimento dell'emostasi
    oppure
    dose iniziale di 225 μg/kg. Se non si raggiunge l'emostasi entro 9 ore, si potranno somministrare dosi aggiuntive di 75 μg/kg ogni 3 ore secondo necessità fino all'emostasi.
    La scelta della dose iniziale di medicinale deve essere basata sui seguenti fattori:
    · severità e sede dell'emorragia e necessità di emostasi urgente
    · frequenza di somministrazione
    · risposta nota del paziente ad agenti bypassanti contenenti FVIIa durante precedenti eventi emorragici
    Continuare la terapia per favorire la guarigione e per prevenire emorragie ricorrenti dopo l'emostasi, al fine di mantenere il tappo emostatico.
    La durata della terapia dipende dalla sede e dalla severità dell'emorragia.
    Severa
    Emorragia pericolosa per la vita o per l'arto, emorragia dell'ileopsoas e della muscolatura profonda con lesione neurovascolare, retroperitoneale, intracranica o gastrointestinale
    225 μg/kg inizialmente, ripetuta se necessario 6 ore dopo con una dose di 75 μg/kg ogni 2 ore fino al conseguimento dell'emostasi.
    Dosaggio successivo:
    Una volta conseguita l'emostasi, il dosaggio deve essere determinato in base alla valutazione clinica e al tipo di emorragia, tenendo in considerazione le avvertenze e le precauzioni pertinenti (vedere paragrafo 4.4).
    Continuare la terapia per favorire la guarigione e per prevenire emorragie ricorrenti.
    La durata della terapia dipenderà dalla sede e dalla severità dell'emorragia e dall'uso di altre terapie procoagulanti.
    L'esperienza riguardo a emorragie severe è limitata e circoscritta allo studio clinico PerSept 1.
    Prevenzione delle emorragie durante procedure chirurgiche o invasive
    Il dosaggio di CEVENFACTA per la prevenzione delle emorragie durante le procedure chirurgiche o invasive (gestione perioperatoria) è illustrato nella Tabella 2.
    Tabella 2. Dosaggio per la gestione perioperatoria delle emorragie
    Tipo di procedura chirurgica
     
    Raccomandazioni sul regime di dosaggio
     
    Durata della terapia
    Minore
    Inclusa estrazione dentaria senza complicazioni, inserimento periferico di catetere centrale, posizionamento di Port-a-Cath, ecc.
    Dose iniziale
    75 μg/kg appena prima dell'intervento o dell'inizio della procedura invasiva
    Dosi successive
    75 μg/kg da ripetere ogni 2 ore per le prime 48 dopo la dose iniziale.
    Nella maggior parte dei casi, le procedure minori devono essere trattate per 48 per conseguire l'emostasi.
    Questo medicinale può essere somministrato con
    frequenza minore rispetto a ogni 2 ore e/o per meno
    di 48 ore, secondo il giudizio del medico.
    Maggiore
    Dosi pre-operatoria e operatoria
    200 μg/kg appena prima dell'intervento, quindi 75 μg/kg ogni 2 ore per la durata dell'intervento.
    È possibile somministrare il seguente regime post-operatorio:
    • prime 48 ore: 75 μg/kg ogni 2 ore
    • giorni 3-4: 75 μg/kg ogni 2-4 ore
    • giorni 5-6: 75 μg/kg ogni 2-6 ore
    • giorni 7-10: 75 μg/kg ogni 2-8 ore
    • giorno 11 e successivi: 75 μg/kg ogni 2-12 ore
    La dose e gli intervalli di somministrazione possono essere adattati dall'operatore sanitario in base alla valutazione clinica e alla risposta nota del paziente ad agenti bypassanti contenenti FVIIa.
    Dopo l'intervento, è consigliabile una terapia con CEVENFACTA (75 µg/kg) anche prima della rimozione di drenaggi o di suture o prima della fisioterapia.
    Questo medicinale deve essere somministrato per almeno 5 giorni dopo l'intervento (120 ore) e per il tempo necessario a conseguire l'emostasi e favorire la guarigione della ferita.
    È importante un monitoraggio accurato per rilevare precocemente possibili eventi emorragici post-operatori che possono richiedere l'aggiustamento dell'intervallo di somministrazione.
    Popolazioni speciali
    Non è ancora stato determinato il regime di dosaggio nei pazienti anziani e nei pazienti con compromissione renale o epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Popolazione pediatrica
    L'efficacia di CEVENFACTA nei bambini di età inferiore a 12 anni non è stata stabilita. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8 e 5.1, ma non può essere effettuata alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
    In linea con le raccomandazioni dell'Agenzia europea dei medicinali, non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di CEVENFACTA nella popolazione pediatrica dalla nascita a meno di 6 mesi per il trattamento dell'emofilia congenita.
    Modo di somministrazione
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
    Somministrare la soluzione come bolo endovenoso in un arco di tempo non superiore a 2 minuti.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Cevenfacta
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipersensibilità al coniglio o alle proteine di coniglio.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Cevenfacta
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Trombosi
    Si dispone di poche informazioni sulla sicurezza di questo medicinale in pazienti con anamnesi di malattia tromboembolica arteriosa o venosa, poiché tali pazienti sono stati esclusi dagli studi clinici su CEVENFACTA. Reazioni di questo tipo sono state riferite in studi clinici e nella vigilanza post- marketing con eptacog alfa e aPCC/PCC (concentrato di complesso protrombinico attivato o non attivato).
    L'uso di questo medicinale può causare un aumento del rischio di eventi tromboembolici nei pazienti con le seguenti caratteristiche:
    • anamnesi di emofilia congenita o acquisita e trattamento concomitante con aPCC/PCC o altri agenti emostatici (vedere paragrafo 4.5);
    • anamnesi di aterosclerosi, malattia coronarica, malattia cerebrovascolare, lesione da schiacciamento, setticemia, tromboembolia.
    I pazienti che assumono questo medicinale devono essere monitorati per la comparsa di segni e sintomi di attivazione del sistema di coagulazione o trombosi. In caso di coagulazione intravascolare confermata da analisi di laboratorio o presenza di trombosi clinica, la dose di questo medicinale deve essere ridotta o il trattamento interrotto, in funzione delle condizioni del paziente.
    Reazioni di ipersensibilità
    Questo medicinale può causare reazioni di ipersensibilità, inclusa anafilassi. I sintomi possono comprendere: orticaria, prurito, eruzione cutanea, difficoltà respiratoria, tumefazione nella regione di bocca e gola, sensazione di costrizione al petto, respiro sibilante, capogiro o svenimento e pressione arteriosa bassa. In caso di reazioni da ipersensibilità, i pazienti devono interrompere il trattamento e richiedere immediatamente un intervento medico.
    Il rischio di reazioni da ipersensibilità è maggiore nei pazienti con nota ipersensibilità IgE mediata alla caseina. In caso di insorgenza di segni o sintomi di ipersensibilità, interrompere il trattamento. Il trattamento successivo con questo medicinale si deve basare su un'accurata valutazione dei rischi e dei benefici.
    Anticorpi neutralizzanti
    L'uso di questo medicinale può causare lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti. In caso di emostasi inadeguata nonostante il trattamento con questo medicinale, si deve sospettare, come possibile causa, lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti. Si devono eseguire appositi esami secondo indicazione clinica. In pazienti con carenza congenita del fattore VII, indicazione non approvata per il trattamento con Eptacog Beta (attivato), si è osservato lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti ad altri medicinali contenenti fattore VIIa.
    Popolazione anziana
    La sicurezza e l'efficacia di questo medicinale nella popolazione di pazienti anziani non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Pazienti con compromissione renale o epatica
    La sicurezza e l'efficacia di questo medicinale in pazienti con compromissione renale o epatica non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Contenuto di sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per iniezione, ovvero è essenzialmente "privo di sodio".

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Cevenfacta

    Non sono stati effettuati studi d'interazione con questo medicinale.
    L'esperienza clinica nell'uso farmacologico di altri prodotti contenenti FVIIa indica un elevato rischio di eventi trombotici in caso di utilizzo simultaneo con concentrati di complesso protrombinico attivato (vedere paragrafo 4.4).
    In base a uno studio non clinico con eptacog alfa, non è raccomandato l'uso di rFVIIa in associazione a rFXIII. Non sono disponibili dati clinici sull'interazione fra rFVIIa e rFXIII.


    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Eptacog Beta (attivato) in donne in gravidanza non esistono.
    A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di questo medicinale durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se eptacog beta (attivato) sia escreto nel latte materno. Non sono stati condotti studi per valutare l'effetto di eptacog beta (attivato) sulla produzione di latte o sulla sua presenza nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con CEVENFACTA, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla fertilità maschile. Non sono disponibili dati sulla fertilità nell'uomo. Di conseguenza, l'effetto di eptacog beta (attivato) sulla fertilità maschile e femminile è ignoto.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Il principio attivo Eptacog Beta (attivato) può alterare lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. A seguito della somministrazione del principio attivo eptacog beta può insorgere capogiro (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Cevenfacta
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Un totale di 103 pazienti ha ricevuto almeno una dose di Eptacog Beta (attivato). La popolazione di sicurezza complessiva usata per l'analisi integrata (vedere Tabella 3) comprendeva 75 singoli pazienti in 4 studi clinici, esposti a 3418 iniezioni per un totale di 1117 episodi di trattamento. Le reazioni avverse riferite con maggiore frequenza sono state: fastidio in sede di infusione (1,3%), ematoma in sede di infusione (1,3%), ematoma post-procedurale (1,3%), reazione correlata all'infusione (1,3%), temperatura corporea aumentata (1,3%), capogiro (1,3%) e cefalea (1,3%). In un quinto studio clinico (studio LFB-FVIIA-009-19), altri 28 pazienti hanno ricevuto una singola dose in bolo endovenoso di eptacog beta (attivato): di seguito è presentato un riepilogo dei dati di sicurezza di questo studio.
    Popolazione pediatrica
    Dei 75 pazienti inclusi nell'analisi integrata di sicurezza, 34 erano adolescenti e bambini: 13 (17%) di età < 6 anni, 15 (20%) di età fra 6 e meno di 12 anni e 6 (8%) di età < 18 anni.
    La frequenza, il tipo e la severità delle reazioni avverse nei bambini sono presumibilmente le stesse che negli adulti.
    Tabella delle reazioni avverse
    In questo paragrafo sono state usate le seguenti categorie di frequenza: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.
    Nella tabella 3 sono elencate le reazioni avverse.
    Tabella 3. Reazioni avverse da studi clinici aggregati
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazioni avverse (termine preferito)
    Frequenza
     
    Patologie del sistema nervoso
    Capogiro
    Comune
    Cefalea
    Comune
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Fastidio in sede di iniezione
    Comune
    Ematoma in sede di iniezione
    Comune
    Esami diagnostici
    Temperatura corporea aumentata
    Comune
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
    Ematoma post-procedurale
    Comune
    Reazione correlata all'iniezione
    Comune
    Nello studio LFB-FVIIa-009-19, solo un episodio lieve di cefalea (nel gruppo 75 µg/kg) è stato determinato come correlato a eptacog beta (attivato) e si è risolto entro la conclusione dello studio. Non si sono verificati eventi avversi gravi.
    Nel complesso i dati sulla sicurezza dello studio 009-19 non hanno modificato il profilo di sicurezza di CEVENFACTA descritto precedentemente.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Immunogenicità
    Nei dati di sicurezza aggregati dei tre studi clinici cardine PerSept, 5 pazienti su 60 risultavano positivi a un dosaggio di screening degli anticorpi verso CEVENFACTA al basale (prima dell'esposizione a questo medicinale) e alle visite di follow-up. A un ulteriore esame di conferma degli anticorpi verso CEVENFACTA, 2 pazienti presentavano anticorpi transitori contro CEVENFACTA, confermati come anticorpi non neutralizzanti.
    Durante il trattamento con questo medicinale, nessun paziente ha sviluppato anticorpi contro le proteine del latte di coniglio. Tuttavia, come per tutte le proteine per uso terapeutico, esiste il rischio potenziale di immunogenicità.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'allegato V.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Cevenfacta
    Non vi è esperienza di sovradosaggio negli studi clinici.
    Il programma di somministrazione non deve essere incrementato intenzionalmente oltre le dosi raccomandate, a causa dell'assenza di informazioni sui rischi aggiuntivi che potrebbero derivare.

    Scadenza

    3 anni
    Dopo la ricostituzione, il prodotto deve essere conservato nel flaconcino e somministrato entro 4 ore. Scartare la soluzione non utilizzata dopo 4 ore dalla ricostituzione.
    Per maggiori istruzioni sulla ricostituzione, vedere paragrafo 6.6.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
    Non congelare.
    Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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