Equingam

    Ultimo aggiornamento: 29/07/2024

    Cos'è Equingam?

    Equingam è un farmaco a base del principio attivo Immunoglobulina Equina Antilinfocitaria, appartenente alla categoria degli Immunosoppressori e nello specifico Immunosoppressori ad azione selettiva. E' commercializzato in Italia dall'azienda Pfizer S.r.l..

    Equingam può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Equingam 50 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 5 fiale da 5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Pfizer S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Immunoglobulina Equina Antilinfocitaria
    Gruppo terapeutico: Immunosoppressori
    ATC: L04AA03 - Immunoglobulina antilinfocitaria (cavallo)
    Forma farmaceutica: concentrato per soluzione per infusione


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    Indicazioni

    Perché si usa Equingam? A cosa serve?
    Equingam è indicato per l'uso negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 2 anni per il trattamento dell'anemia aplastica acquisita da moderata a grave ad eziologia immunologica nota o sospetta, come parte della terapia immunosoppressiva standard in pazienti che non sono idonei al trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) o per i quali non è disponibile un donatore di cellule staminali ematopoietiche (HSC) idoneo.

    Posologia

    Come usare Equingam: Posologia
    Equingam deve essere usato solo da medici esperti nella terapia immunosoppressiva. Si devono utilizzare strutture attrezzate e dotate di risorse di laboratorio e di supporto medico adeguato ai pazienti ricoverati.
    Posologia
    Pazienti adulti e bambini di età pari o superiore a 2 anni
    I dosaggi raccomandati si basano sul peso corporeo (pc).
    La dose totale raccomandata è di 160 mg/kg pc, somministrata nell'ambito della terapia immunosoppressiva standard, come indicato di seguito (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1):
    • 16 mg/kg pc/giorno per 10 giorni o
    • 20 mg/kg pc/giorno per 8 giorni o
    • 40 mg/kg pc/giorno per 4 giorni

    Monitoraggio e gestione degli eventi avversi

    I pazienti devono essere attentamente monitorati durante e dopo il trattamento al fine di rilevare eventi avversi.
    La Tabella 1 presenta le raccomandazioni relative al monitoraggio e alla gestione degli eventi avversi. Il trattamento degli eventi avversi deve avvenire in conformità alle linee guida locali.
    Tabella 1. Raccomandazioni relative al monitoraggio e alla gestione degli eventi avversi
    Evento avverso
    Raccomandazioni relative al monitoraggio e alla gestione
    Anafilassi, inclusa difficoltà respiratoria
    Per identificare gli individui a maggior rischio di anafilassi sistemica, si raccomanda vivamente di eseguire il test cutaneo prima di iniziare il trattamento, specialmente se il paziente è atopico.
    I pazienti devono essere attentamente monitorati per l'anafilassi, inclusa difficoltà respiratoria, e il trattamento deve essere interrotto nel caso in cui si verifichi l'anafilassi (vedere paragrafo 4.4). 
    Sindrome da rilascio di citochine (CRS)
    Se si verifica CRS, deve essere presa in considerazione l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
    Trombocitopenia e neutropenia
    Se vengono individuate evidenze di trombocitopenia o neutropenia grave e che non regredisce, deve essere presa in considerazione l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). 
    Popolazioni speciali
    Compromissione renale ed epatica
    Non sono stati condotti studi clinici specifici per valutare l'effetto della compromissione renale o epatica sulla farmacocinetica di Equingam.
    Popolazione pediatrica
    I dati attualmente disponibili nei bambini di età inferiore ai 18 anni sono descritti nei paragrafi 4.8 e 5.1.
    Anziani (> 65 anni)
    L'esperienza clinica nei pazienti anziani non ha identificato differenze nelle risposte tra i pazienti anziani e quelli più giovani. Pertanto, non è raccomandato alcun aggiustamento posologico per i pazienti anziani.
    Modo di somministrazione
    Equingam deve essere somministrato per via endovenosa, preferibilmente in una vena centrale ad alto flusso.
    Premedicazione
    Si raccomanda di somministrare una premedicazione con corticosteroidi e antistaminici prima dell'infusione di Equingam in conformità alle linee guida terapeutiche locali. Gli antipiretici possono altresì aumentare la tollerabilità dell'infusione di Equingam(vedere paragrafo 4.4).
    Somministrazione
    Equingam deve essere diluito prima dell'infusione e somministrato mediante una corretta tecnica asettica (vedere paragrafi 6.3 e 6.6).
    Dopo la diluizione, Equingam deve essere portato a temperatura ambiente (20 °C-25 °C) prima dell'infusione. Equingam deve essere somministrato in una vena centrale ad alto flusso attraverso un filtro in linea (0,2-1,0 micron). Per tutte le infusioni di Equingam è necessario usare un filtro in linea (non fornito) per prevenire la somministrazione di materiale insolubile che può svilupparsi durante la conservazione. L'uso di vene ad alto flusso ridurrà al minimo l'incidenza di flebite e trombosi.
    La durata raccomandata dell'infusione per il regime posologico di 40 mg/kg è compresa tra 12 e 18 ore. Equingam non deve essere infuso in meno di 4 ore. Un aumento della durata dell'infusione può ridurre al minimo le reazioni avverse. Il paziente deve essere tenuto sotto continua osservazione durante e dopo l'infusione al fine di individuare l'insorgenza di possibili reazioni allergiche (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Dopo la somministrazione, si raccomanda di lavare la linea endovenosa.
    Il volume di infusione della soluzione diluita deve tenere conto di fattori quali lo stato emodinamico, l'età e il peso del paziente.
    Terapia immunosoppressiva concomitante
    Equingam è più comunemente somministrato con ciclosporina A.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Equingam
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Ipersensibilità a qualsiasi altro preparato contenente gammaglobuline equine.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Equingam
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Considerazioni particolari per l'infusione di Equingam
    Equingam deve essere somministrato in una vena centrale ad alto flusso attraverso un filtro in linea (non fornito). Equingam non deve essere infuso in meno di 4 ore. Un aumento della durata dell'infusione può ridurre al minimo le reazioni avverse. Il paziente deve essere tenuto sotto continua osservazione durante e dopo l'infusione al fine di individuare l'insorgenza di possibili reazioni allergiche (vedere paragrafo 4.8).
    Infezione
    In considerazione della natura della malattia e degli effetti immunosoppressivi di Equingam, le infezioni opportunistiche (batteriche e fungine) sono molto comuni. È stata segnalata anche sepsi. Il rischio di infezioni è maggiore quando Equingam è associato ad altri immunosoppressori. Esiste un maggior rischio di riattivazione virale (per es. citomegalovirus [CMV], virus di Epstein-Barr [EBV], virus dell'herpes simplex [HSV]). I pazienti devono essere attentamente monitorati per individuare evidenze di infezione e il trattamento deve essere istituito in conformità alle linee guida locali.
    Reazioni immuno-mediate
    In rari casi, sono state segnalate reazioni immuno-mediate gravi con l'uso di Equingam. Sono stati segnalati segni clinici associati ad anafilassi, altre reazioni associate all'infusione, malattia da siero e sintomi associati quali eruzione cutanea, artralgia, piressia, brividi e dolore (vedere paragrafo 4.8).
    Una reazione sistemica quale un'eruzione cutanea generalizzata, tachicardia, dispnea, ipotensione o anafilassi preclude qualsiasi ulteriore somministrazione di Equingam.
    Si raccomanda di somministrare corticosteroidi e antistaminici prima dell'infusione di Equingam(vedere paragrafi 4.2 e 4.5). È altresì possibile somministrare antipiretici per aumentare la tollerabilità dell'infusione di Equingam.
    Sindrome da rilascio di citochine
    Esiste un potenziale rischio di sindrome da rilascio di citochine, che può essere fatale (vedere paragrafo 4.2).
    Anafilassi/test cutaneo
    Per identificare gli individui a maggior rischio di anafilassi sistemica, in particolare se il paziente è atopico, si raccomanda fortemente di eseguire il test cutaneo nei soggetti che potenzialmente riceveranno il medicinale, prima di iniziare il trattamento. Un approccio conservativo convenzionale prevede di impiegare dapprima il test epicutaneo con Equingam non diluito. Se il soggetto non mostra un pomfo dieci minuti dopo il test, procedere al test intradermico con 0,02 mL di una diluizione di Equingam in soluzione salina (1:1000 v/v) con un'iniezione separata di controllo di soluzione salina di volume analogo. Leggere il risultato dopo 10 minuti. Un pomfo nella sede di Equingam di diametro pari a 3 millimetri o più grande di quello nella sede del controllo con soluzione salina (o un test di cutireazione positivo) suggerisce sensibilità clinica e una maggiore possibilità di reazione allergica sistemica.
    Il valore predittivo di questo test non è stato comprovato clinicamente. Le reazioni allergiche possono manifestarsi anche nei pazienti il cui test cutaneo è negativo. Inoltre, il test cutaneo eseguito come descritto sopra non è predittivo del futuro sviluppo di malattia da siero. In presenza di un test cutaneo localmente positivo ad Equingam, occorre prendere in seria considerazione l'uso di forme alternative di terapia. Il rapporto beneficio/rischio deve essere valutato con attenzione. Se la terapia con Equingam è ritenuta appropriata dopo un test cutaneo localmente positivo, il trattamento deve essere somministrato in un contesto in cui siano immediatamente disponibili strutture di terapia intensiva e un medico esperto nel trattamento di reazioni allergiche potenzialmente letali (vedere paragrafo 4.2).
    Trombocitopenia e neutropenia
    Il trattamento con Equingam può esacerbare trombocitopenia e neutropenia (vedere paragrafo 4.2).
    Prove di funzionalità renale ed epatica
    Nei pazienti affetti da anemia aplastica e altre anomalie ematologiche trattati con Equingam, sono stati osservati risultati anormali delle prove di funzionalità epatica e renale.
    Uso concomitante di vaccini
    La sicurezza e l'efficacia dell'immunizzazione con vaccini e il trattamento con Equingam non sono state studiate. La vaccinazione non è raccomandata in combinazione alla terapia con Equingam poiché l'efficacia dei vaccini può essere ridotta. Occorre consultare le informazioni sulla prescrizione per il rispettivo vaccino per determinare l'intervallo appropriato per la vaccinazione in relazione alla terapia immunosoppressiva.
    Eccipienti
    Contenuto di sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose totale, cioè è essenzialmente “senza sodio”.
    Equingam può essere sottoposto a ulteriore preparazione per la somministrazione con soluzioni contenenti sodio (vedere paragrafo 6.6), fattore da tenere in considerazione relativamente al contenuto totale di sodio da tutte le fonti che sarà somministrato al paziente.
    Agenti trasmissibili
    Equingam è prodotto da plasma equino e nel processo sono utilizzati anche reagenti emoderivati umani.
    Nel processo di produzione di Equingam sono impiegate fasi di produzione efficaci per l'inattivazione/la rimozione dei virus e tali fasi sono state convalidate per l'eliminazione di una vasta gamma di virus trasmissibili per via ematica umani ed equini, utilizzando un approccio a pannelli di virus. Ciò copre l'intero spettro dei virus, dai virus di piccole dimensioni, non capsulati, quali i parvovirus e il virus dell'epatite A, fino ai virus incapsulati di grandi dimensioni, quali il virus dell'herpes simplex. Ciononostante, quando vengono somministrati medicinali preparati da sangue equino e umano non è possibile escludere totalmente l'eventualità di trasmissione di agenti infettivi. Questo vale anche per i virus sconosciuti o emergenti e per altri patogeni.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Equingam
    Non sono stati effettuati studi d'interazione.
    Quando si riducono i corticosteroidi e altri immunosoppressori, possono comparire alcune reazioni ad Equingam, precedentemente mascherate. In queste circostanze, i pazienti devono essere monitorati con attenzione durante e dopo il trattamento con Equingam.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Equingam" insieme ad altri farmaci come “BCG-Medac”, “Fluenz Tetra”, “M-M-Rvaxpro”, “Oncotice”, “Priorix Tetra”, “Priorix”, “Proquad”, “Qdenga”, “Rotarix”, “Rotateq”, “Stamaril”, “Varilrix”, “Varivax”, “Vaxchora”, “Zostavax”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di immunoglobuline equine anti-linfociti T umani in donne in gravidanza sono in numero limitato. Non è possibile determinare l'esito delle gravidanze. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Questi effetti non sono considerati rilevanti per l'uomo.
    A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di Equingam durante la gravidanza.
    Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante la terapia e fino a 10 settimane dopo la sua interruzione.
    Allattamento
    Non è noto se le immunoglobuline equine anti-linfociti T umani siano escrete nel latte materno. I dati tossicologici disponibili negli animali non hanno mostrato l'escrezione di immunoglobuline equine anti-linfociti T umani nel latte (vedere paragrafo 5.3). Poiché non è possibile escludere il rischio per il bambino allattato al seno, deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Equingam tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    La somministrazione di immunoglobuline equine anti-linfociti T umani a scimmie cynomolgus (Macaca fascicularis), a dosi comparabili a quelle usate nel corso di studi clinici, non è risultata associata a compromissione della fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sull'effetto sulla capacità di guidare veicoli o usare macchinari. Le immunoglobuline equine anti-linfociti T umani alterano moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Considerando che possono manifestarsi reazioni avverse (per es. capogiro, convulsioni, stato confusionale, sincope), occorre prestare cautela quando si guidano veicoli o si usano macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Equingam
    Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza nel corso degli studi clinici (verificatesi in più del 10% dei pazienti) sono infezioni, neutropenia, malattia da siero, cefalea, ipertensione, diarrea, eruzione cutanea, artralgia, piressia, brividi, dolore, edema e prove di funzionalità epatica anormali (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse elencate come verificatesi con frequenza non nota provengono dall'esperienza post-commercializzazione.
    Per informazioni di sicurezza relative agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.
    Tabella delle reazioni avverse
    Nella tabella che segue, le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e secondo il termine preferito MedDRA.
    Nota: le categorie di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni raggruppamento di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
    Tabella 2 Reazioni avverse
    Classificazione per sistemi e organi
    Molto comune 
    Comune 
    Non comune
    Frequenza non nota 
    Infezioni ed infestazioni
    Infezione, infezione localizzata
    Sepsi
    Herpes simplex
     
    Epatite virale
    Virus di Epstein-Barr
    Infezioni da citomegalovirus
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Neutropenia
    Emolisi, leucopenia, linfadenopatia
    Trombocitopenia
    Pancitopenia, granulocitopenia, anemia emolitica, anemia, eosinofilia
    Disturbi del sistema immunitario
    Malattia da siero
     
    Reazione anafilattica
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Iperglicemia
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
     
    Agitazione
    Stato confusionale, disorientamento
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Convulsione, sincope, parestesia, capogiro
     
    Encefalite, discinesia, tremore
    Patologie dell'occhio
     
     
    Edema periorbitale
     
    Patologie cardiache
     
    Bradicardia, tachicardia
     
    Insufficienza cardiaca congestizia
    Patologie vascolari
    Ipertensione
    Ipotensione, tromboflebite
     
    Vasculite, occlusione della vena iliaca, trombosi venosa profonda
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Versamento pleurico, dispnea, epistassi, tosse
     
    Laringospasmo, edema polmonare, apnea, dolore orofaringeo, singhiozzo
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Emorragia gastrointestinale, dolore addominale, dolore addominale superiore, vomito, stomatite, nausea
     
    Perforazione gastrointestinale, dolore orale
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea
    Prurito, orticaria
    Dermatite allergica
    Necrolisi tossica epidermica, sudorazione notturna, iperidrosi
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Artralgia
    Mialgia, dolore dorsale
     
    Rigidità muscolare, dolore al fianco, dolore agli arti
    Patologie renali e urinarie
     
    Proteinuria
     
    Insufficienza renale acuta, trombosi dell'arteria renale, ingrossamento del rene
    Patologie congenite, familiari e genetiche
     
     
     
    Aplasia
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Edema, piressia, dolore, brividi
    Dolore toracico, malessere
    Eritema in sede di infusione
    Gonfiore in sede di infusione, dolore in sede di infusione, astenia
    Esami diagnostici
    Prove di funzionalità epatica anormali
    Prove di funzionalità renale anormali
     
     
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
     
     
     
    Rottura di rene, trombosi di fistola artero-venosa, deiscenza della ferita
    Popolazione pediatrica
    I dati ottenuti con studi pubblicati aventi disegni diversi suggeriscono che la sicurezza di Equingam nei pazienti pediatrici affetti da anemia aplastica sia simile a quella negli adulti, quando trattati a dosaggi paragonabili a quelli usati negli adulti per durate di trattamento simili.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Equingam
    Si prevede che la dose massima tollerata di Equingam vari da paziente a paziente a causa della natura biologica del prodotto.
    Non è stata stabilita una dose terapeutica massima, pertanto la definizione di sovradosaggio per Equingam non è stata formulata con chiarezza. Alcuni pazienti affetti da anemia aplastica sono stati trattati con un massimo di 21 dosi come terapia aggiuntiva a giorni alterni per ulteriori 14 giorni. L'incidenza di manifestazioni tossicologiche non è aumentata con nessuno di questi regimi; si raccomanda tuttavia un attento monitoraggio del paziente.
    Non sono stati osservati segni di intossicazione acuta o sequele tardive a una dose singola di 7.000 mg in un soggetto sottoposto a trapianto di rene, trattato con Equingam.
    Non esiste nessun antidoto noto. Il trattamento deve essere sintomatico.

    Scadenza

    Fiale non aperte
    2 anni.
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 24 ore a 25 °C. Da un punto di vista microbiologico, a meno che il metodo di apertura/diluizione non eviti il rischio di contaminazione microbica, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. In caso contrario, i tempi e le condizioni di conservazione durante l'uso sono responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Fiale non aperte
    Conservare in frigorifero (2°C-8°C).Non congelare. Tenere le fiale nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
    Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione vedere paragrafo 6.3 e 6.6.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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