Cos'è Italprid?
Confezioni
Italprid 20 compresse 100 mg
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Italprid? A cosa serve?
Movimenti involontari, coreici in particolari. Quadri ipercinetici di tipo funzionale. Sindromi cefalalgiche ad eziologia diversa. Disturbi del comportamento con agitazione ed ansietà nelle sindromi alcoliche acute e croniche e nell'anziano.
Alterazione della mobilità gastro-intestinale. Discinesie gastro-intestinali.
Posologia
Come usare Italprid: Posologia
La posologia e la via di somministrazione vanno adattate dal medico al tipo ed alla gravità del quadro clinico.
Nell'adulto, nelle forme di etilismo acuto, sino a 4 - 8 fiale al giorno (una ogni 4 -6 ore); nelle manifestazioni dell'etilismo cronico 1 - 2 compresse al giorno.
Nei disturbi del comportamento dell'anziano; negli stati di agitazione acuta 3-4 fiale al giorno, con riduzione progressiva della posologia a risultato terapeutico acquisito; nelle forme croniche 1-2 compresse al giorno. Nei movimenti anormali 3-6 compresse o 3-6 fiale a secondo della gravità della sintomatologia.
Cefalalgie: 1-3 compresse al giorno, aumentabili sino a 4 nei casi più gravi.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Italprid
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Italprid
Somministrare con cautela in pazienti con insufficienza renale grave, in pazienti epilettici e in pazienti parkinsoniani.
Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT.
Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
Interrompere il trattamento nel caso in cui si verifichi ipertermia.
Tenere presente negli anziani la possibile comparsa di sedazione ed ipotensione a causa della loro più marcata sensibilità.
Evitare di assumere bevande alcooliche, per la pur lieve interazione con il farmaco.
Durante la somministrazione parenterale, specie i.v., tenersi pronti a fronteggiare eventuali casi di ipovolemia od ipotensione ortostatica. Italprid non da luogo a rischi di assuefazione o dipendenza.
In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Italprid deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Italprid e allo scopo di adottare adeguate misure preventive.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Italprid
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con i farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.
Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
Il trattamento può potenziare l'azione dei farmaci ipotensivi, antipertensivi, deprimenti del SNC (ipnotici, tranquillanti, anestetici, analgesici ecc.).
Fertilità , gravidanza e allattamento
Sebbene negli studi di teratogenesi non abbiano evidenziato alcuna tossicità fetale nel farmaco, la prudenza raccomanda di astenersi dal somministrare il farmaco nei primi mesi di gravidanza e quindi di utilizzarlo solamente in caso di effettiva necessità e sotto controllo del medico.
Effetti sulla capacità  di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
In soggetti particolarmente sensibili, il preparato può ridurre l'attenzione durante la guida di veicoli e nell'uso di macchine.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Italprid
Soltanto raramente in alcuni soggetti particolarmente sensibili ed a dosaggi elevati, Italprid può determinare qualche effetto collaterale del tipo neurolettico, quali sonnolenza, alterazioni del ciclo mestruale, sedazione, depressione, agitazione, disturbi del sonno, galattorea.
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati con altri farmaci della stessa classe: casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco. Casi molto rari di morte improvvisa
Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV), inclusi casi di embolismo polmonare (EP) e trombosi venosa profonda (TEV). La frequenza di questi eventi è sconosciuta.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Italprid
In caso di sovradosaggio accidentale si può manifestare una sindrome parkinsoniana molto grave, che può condurre sino al coma. È indicata una terapia sintomatica di sostegno.
Scadenza
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25° C.
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di
Italprid a base di
Tiapride Cloridrato sono:
Sereprile
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali