Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen

    Ultimo aggiornamento: 27/08/2024

    Cos'è Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen?

    Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen è un farmaco a base del principio attivo Losartan + Idroclorotiazide, appartenente alla categoria degli Antagonisti dell'angiotensina II + diuretici e nello specifico Bloccanti del recettore dell'angiotensina II (ARBs) e diuretici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Tecnigen S.r.l..

    Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen 100 mg/12,5 mg 28 compresse riv. con film
    Valsartan + Idroclorotiazide Tecnigen 100 mg/25 mg 28 compresse riv. con film
    Valsartan + Idroclorotiazide Tecnigen 50 mg/12,5 mg 28 compresse riv. con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Tecnimede Sociedade Tecnico Medicinal S.A.
    Concessionario: Tecnigen S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Losartan + Idroclorotiazide
    Gruppo terapeutico: Antagonisti dell'angiotensina II + diuretici
    ATC: C09DA01 - Losartan e diuretici
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen? A cosa serve?
    Losartan/Idroclorotiazide è indicato per il trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti in cui la pressione sanguigna non è adeguatamente controllata con losartan o idroclorotiazide da soli.
    (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1).

    Posologia

    Come usare Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen: Posologia
    Posologia
    (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1)
    Ipertensione
    Losartan + Idroclorotiazide non si deve usare come terapia iniziale, ma in pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata con losartan potassico o con idroclorotiazide da soli.
    È raccomandata la titolazione del dosaggio con i singoli principi attivi (losartan e idroclorotiazide).
    Quando ritenuto appropriato dal punto di vista clinico, può essere preso in considerazione un cambiamento diretto dalla monoterapia all'associazione fissa nei pazienti in cui la pressione arteriosa non è controllata adeguatamente.
    Il dosaggio abituale è di una compressa di Losartan/Idroclorotiazide 50 mg + 12,5 mg in monosomministrazione giornaliera.
    Per i pazienti che non rispondono adeguatamente a Losartan/Idroclorotiazide 50 mg + 12,5 mg, il dosaggio può essere aumentato ad una compressa di Losartan/Idroclorotiazide 100 mg + 25 mg (losartan 100 mg/idroclorotiazide 25 mg) in monosomministrazione giornaliera.
    Il dosaggio massimo è di una compressa di Losartan/Idroclorotiazide 100 mg + 25 mg in monosomministrazione giornaliera.
    In generale l'effetto antiipertensivo viene raggiunto entro tre-quattro settimane dall'inizio della terapia. Per quei pazienti in trattamento con 100 mg di losartan che richiedono un controllo pressorio addizionale è disponibile Losartan/Idroclorotiazide 100/12,5 (losartan 100 mg/HCTZ 12,5 mg).
    Uso in pazienti con compromissione della funzionalità renale e pazienti emodializzati:
    Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio iniziale in pazienti con compromissione moderata della funzionalità renale (cioè clearance della creatinina 30-50 ml/min). Losartan e idroclorotiazide compresse non è raccomandato nei pazienti in emodialisi. Losartan/HCTZ compresse non deve essere usato in pazienti con compromissione grave della funzionalità renale (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
    Uso in pazienti con deplezione del volume intravascolare
    La deplezione di volume e/o di sodio deve essere corretta prima della somministrazione di Losartan/HCTZ compresse.
    Uso in pazienti con compromissione epatica
    Losartan/HCTZ è controindicato nei pazienti con compromissione grave della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.3).
    Uso negli anziani
    Solitamente non è necessario un aggiustamento del dosaggio negli anziani.
    Popolazione pediatrica
    Non ci sono dati nei bambini e negli adolescenti. Losartan/idroclorotiazide non deve pertanto essere somministrato a bambini e adolescenti.
    Modo di somministrazione
    Losartan/Idroclorotiazide può essere somministrato con altri farmaci antiipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1).
    Le compresse di Losartan/Idroclorotiazide devono essere assunte con un bicchiere di acqua.
    Losartan/Idroclorotiazide può essere somministrato indipendentemente dai pasti.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen
    • Ipersensibilità a losartan, ai sulfonamide-derivati (come idroclorotiazide) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    • Ipokalemia o ipercalcemia resistenti alla terapia
    • Grave compromissione epatica; colestasi e disturbi biliari ostruttivi
    • Iponatremia refrattaria
    • Iperuricemia sintomatica/gotta
    • Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6)
    • Grave compromissione renale (cioè clearance della creatinina <30 ml/min)
    • Anuria
    • L'uso concomitante di Losartan + Idroclorotiazide TecniGen con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1.73 m2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen
    Losartan
    Angioedema
    I pazienti con storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola, e/o della lingua) devono essere strettamente monitorati (vedere paragrafo 4.8).
    Ipotensione e deplezione del volume intravascolare
    Può verificarsi ipotensione sintomatica, specialmente dopo la prima dose, in pazienti volume e/o sodio-depleti da forte terapia diuretica, dieta iposodica, diarrea o vomito. Queste condizioni devono essere corrette prima della somministrazione di Losartan/Idroclorotiazide compresse (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
    Squilibri elettrolitici
    Gli squilibri elettrolitici si verificano comunemente in pazienti con compromissione della funzionalità renale, con o senza diabete, e devono essere tenuti in considerazione.
    Pertanto le concentrazioni plasmatiche di potassio e i valori della clearance della creatinina devono essere attentamente monitorati; soprattutto i pazienti con insufficienza cardiaca e clearance della creatinina tra 30-50 ml/min devono essere attentamente monitorati.
    L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio e sostituti del sale contenenti potassio con losartan/idroclorotiazide non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
    Compromissione della funzionalità epatica
    In base a dati di farmacocinetica che dimostrano significativi aumenti delle concentrazioni plasmatiche di losartan nei pazienti cirrotici, Losartan/Idroclorotiazide deve essere usato con cautela in pazienti con anamnesi di compromissione epatica da lieve a moderata. Non c'è esperienza terapeutica con losartan in pazienti con compromissione epatica grave. Losartan/Idroclorotiazide è pertanto controindicato in pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
    Compromissione della funzionalità renale
    Come conseguenza dell'inibizione del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono stati riportati cambiamenti della funzionalità renale inclusa l'insufficienza renale (in particolare, in pazienti la cui funzionalità renale dipende dal sistema renina-angiotensina-aldosterone, quali quelli con insufficienza cardiaca grave o con disfunzione renale preesistente).
    Come per altri farmaci che hanno effetti sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono stati riportati anche aumenti dell'urea ematica e della creatinina sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria tributaria di monorene; queste alterazioni della funzionalità renale possono essere reversibili con l'interruzione della terapia.
    Losartan deve essere usato con cautela nei pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria di monorene.
    Trapianto renale
    Non ci sono dati disponibili in pazienti con recente trapianto renale.
    Iperaldosteronismo primario
    I pazienti con aldosteronismo primario generalmente non rispondono alle terapie antipertensive che agiscono tramite inibizione del sistema renina-angiotensina. Pertanto l'uso delle compresse di Losartan/Idroclorotiazide non è raccomandato.
    Patologia cardiaca coronarica e patologia cerebrovascolare
    Come con altri agenti antipertensivi, un abbassamento eccessivo della pressione sanguigna in pazienti con patologia ischemica cardiovascolare e cerebrovascolare può provocare infarto del miocardio o ictus.
    Insufficienza cardiaca
    In pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza compromissione renale, c'è - come con altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina - un rischio di grave ipotensione arteriosa, e compromissione renale (spesso acuta).
    Stenosi della valvola mitralica e aortica, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
    Come con altri vasodilatatori, particolare cautela è indicata in pazienti che soffrono di stenosi aortica o mitralica, o di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
    Differenze etniche
    Come osservato per gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, losartan e gli altri antagonisti dell'angiotensina sono apparentemente meno efficaci nell'abbassare la pressione sanguigna in persone di razza nera che in quelle di razza non-nera, possibilmente a causa di una maggiore prevalenza di condizioni di bassa renina nella popolazione ipertesa nera.
    Gravidanza
    Gli antagonisti dell'angiotensina II non devono essere iniziati durante la gravidanza. A meno che la terapia con antagonisti dell'angiotensina II non sia considerata essenziale, le pazienti che programmano una gravidanza devono passare ad un trattamento antiipertensivo alternativo che abbia un profilo di sicurezza stabilito per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con antagonisti dell'angiotensina II deve essere interrotto immediatamente, e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
    Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS)
    Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
    Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
    Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
    Idroclorotiazide
    Ipotensione e squilibrio idroelettrolitico
    Come con tutte le terapie antiipertensive, può verificarsi ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Si devono osservare i pazienti per la comparsa di segni clinici di squilibrio idroelettrolitico, come ad esempio deplezione del volume, iponatremia, alcalosi ipocloremica, ipomagnesemia, o ipokalemia che può verificarsi nel corso di diarrea o vomito intercorrenti. In questi pazienti deve essere effettuata la determinazione periodica degli elettroliti sierici ad intervalli appropriati. Iponatremia da diluizione può verificarsi in pazienti edematosi in periodi caldi.
    Effetti endocrini e metabolici
    La terapia con i tiazidi può alterare la tolleranza al glucosio. Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici, inclusa l'insulina (vedere paragrafo 4.5). Diabete mellito latente può diventare manifesto durante la terapia con tiazidi.
    I tiazidi possono diminuire l'escrezione di calcio urinario e possono causare un aumento lieve ed intermittente del calcio sierico. Un'ipercalcemia marcata può evidenziare un iperparatiroidismo latente. I tiazidi devono essere interrotti prima di effettuare test della funzionalità paratiroidea.
    Aumenti dei livelli di colesterolo e trigliceridi possono essere associati con la terapia diuretica tiazidica.
    La terapia tiazidica può precipitare iperuricemia e/o gotta in alcuni pazienti. Poiché losartan diminuisce l'acido urico, losartan in associazione con idroclorotiazide attenua l'iperuricemia indotta da diuretici.
    Compromissione della funzionalità epatica
    I tiazidi devono essere usati con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica o epatopatia progressiva, in quanto possono causare colestasi intraepatica e poichè alterazioni minori dell'equilibrio idroelettrolitico possono precipitare un coma epatico.
    Losartan/Idroclorotiazide è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
    Effusione coroidale, miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso secondario
    I farmaci sulfamidici o derivati da sulfamidici possono causare una reazione idiosincrasica che determina effusione coroidale con difetti del campo visivo, miopia transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi comprendono diminuzione dell'acuità visiva o dolore oculare e in genere si manifestano entro ore fino a settimane dall'inizio della somministrazione del farmaco. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare alla perdita permanente della vista. Il trattamento primario consiste nel sospendere la somministrazione del farmaco il prima possibile. Se la pressione intraoculare rimane incontrollata può essere necessario considerare un rapido trattamento medico o chirurgico.Un'anamnesi di allergia alle sulfonamidi o alle penicilline può considerarsi fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma ad angolo acuto.
    Altri
    Nei pazienti trattati con tiazidi, possono verificarsi reazioni di ipersensibilità con o senza una storia di allergia o asma bronchiale. Con l'uso di tiazidi è stato riportato aggravamento o attivazione di lupus eritematoso sistemico.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp, o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo farmaco (vedere paragrafo 6.1).
    Per chi svolge attività sportiva: l'uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.
    Cancro della pelle non melanoma
    In due studi epidemiologici basati sui dati del Registro nazionale dei tumori danese è stato osservato un aumento del rischio di cancro della pelle non-melanoma(NMSC) [carcinoma basocellulare (BCC) e carcinoma a cellule squamose (SCC)] associato all'aumento cumulativo della dose di idroclorotiazide (HCTZ) assunta. L'effetto fotosensibilizzante dell'HCTZ potrebbe rappresentare un possibile meccanismo dell'NMSC.
    I pazienti che assumono HCTZ devono essere informati del rischio di NMSC e consigliati di sottoporre a controllo regolare la cute per verificare la presenza di nuove lesioni e segnalare immediatamente eventuali lesioni cutanee sospette. Al fine di minimizzare il rischio di cancro cutaneo, occorre consigliare ai pazienti l'adozione di possibili misure preventive quali l'esposizione limitata alla luce solare e ai raggi UV e, in caso di esposizione, una protezione adeguata. Eventuali lesioni cutanee sospette devono essere esaminate immediatamente, possibilmente con l'ausilio di esami istologici su biopsie. Può essere inoltre necessario riconsiderare l'utilizzo di HCTZ nei pazienti che hanno manifestato NMSC in precedenza (vedere anche paragrafo 4.8).

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen
    Losartan
    È stato identificato che la rifampicina e il fluconazolo riducono i livelli di metabolita attivo. Le conseguenze cliniche di queste interazioni non sono state valutate.
    Come con altri farmaci che bloccano l'angiotensina II o i suoi effetti, l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio (ad es., spironolattone, triamterene, amiloride), supplementi di potassio, o sostituti del sale contenenti potassio, possono portare ad un aumento del potassio sierico. La somministrazione concomitante non è consigliata.
    Come con altri medicinali che agiscono sull'escrezione di sodio, l'escrezione di litio può essere ridotta.
    Pertanto, i livelli sierici di litio devono essere attentamente monitorati se i sali di litio devono essere somministrati insieme agli antagonisti del recettore dell'angiotensina II.
    Quando gli antagonisti dell'angiotensina II vengono somministrati contemporaneamente ai FANS (cioè inibitori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie) e FANS non selettivi, può verificarsi un'attenuazione dell'effetto antiipertensivo. L'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II o diuretici e FANS può portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzionalità renale, inclusa possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento del potassio sierico, soprattutto in pazienti con ridotta funzionalità renale pre-esistente. L'associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalità renale dopo l'inizio della terapia di associazione, ed in seguito periodicamente.
    In alcuni pazienti con funzionalità renale compromessa trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi 2, la somministrazione concomitante di antagonisti del recettore dell'angiotensina II può dare luogo ad un ulteriore deterioramento della funzionalità renale. Questi effetti sono di solito reversibili.
    Altre sostanze che inducono ipotensione come antidepressivi triciclici, antipsicotici, baclofene, amifostine: l'uso concomitante con questi farmaci che abbassano la pressione sanguigna, come effetto indesiderato o principale, possono aumentare il rischio di ipotensione.
    I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
    Idroclorotiazide
    Se somministrati in concomitanza, i seguenti farmaci possono interagire con i diuretici tiazidici:
    Alcool, barbiturici, narcotici o antidepressivi
    Può verificarsi un potenziamento dell'ipotensione ortostatica.
    Farmaci antidiabetici (per via orale ed insulina)
    Il trattamento con un tiazide può alterare la tolleranza al glucosio. Può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio del farmaco antidiabetico. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta da una possibile insufficienza renale funzionale connessa all'idroclorotiazide.
    Altri farmaci antiipertensivi
    Effetto additivo
    Resine colestiramina e colestipolo
    La presenza di resine a scambio anionico interferisce con l'assorbimento dell'idroclorotiazide. Singole dosi delle resine colestiramina o colestipolo legano l'idroclorotiazide e ne riducono l'assorbimento dal tratto gastrointestinale fino all'85% ed al 43%, rispettivamente.
    Corticosteroidi, ACTH
    Aumento della deplezione elettrolitica, in particolare ipokaliemia.
    Amine pressorie (ad es., adrenalina)
    L'effetto delle amine pressorie può essere diminuito ma non abbastanza da precluderne l'uso.
    Miorilassanti, non depolarizzanti (ad es.: tubocurarina)
    Possibile aumento della risposta ai miorilassanti.
    Litio
    I diuretici riducono la clearance renale del litio e aggiungono un rischio alto di tossicità da litio; l'uso concomitante non è raccomandato.
    Medicinali utilizzati nel trattamento della gotta (probenecid, sulfinpirazone e allopurinolo)
    Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio dei medicinali uricosurici poichè l'idroclorotiazide può aumentare i livelli di acido urico sierico. Un aumento del dosaggio di probenecid o sulfinpirazone può essere necessario. La somministrazione concomitante di un tiazidico può aumentare l'incidenza di reazioni di ipersensibilità all'allopurinolo.
    Agenti anticolinergici (ad es., atropina, biperidina)
    Aumento della biodisponibilità ai diuretici simil tiazidici attraverso una diminuzione della motilità gastrointestinale e della velocità di svuotamento dello stomaco.
    Agenti citotossici (ad es., ciclofosfamide, metotrexato)
    I tiazidi possono ridurre l'escrezione renale di medicinali citotossici e potenziare il loro effetto mielosoppressore.
    Salicilati
    In caso di alti dosaggi di salicilati, l'idroclorotiazide può aumentare l'effetto tossico dei salicilati sul sistema nervoso centrale.
    Metildopa
    Sono stati riportati casi isolati di anemia emolitica con l'uso concomitante di idroclorotiazide e metildopa.
    Ciclosporina
    Il trattamento concomitante con ciclosporina può aumentare il rischio di iperuricemia e complicanze del genere della gotta.
    Glicosidi digitalici
    L'ipokalemia o l'ipomagnesemia indotta dai tiazidi possono favorire l'insorgenza di aritmie cardiache indotte dalla digitale.
    Medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico
    Un monitoraggio periodico del potassio sierico e dell'ECG è raccomandato quando losartan/idroclorotiazide è somministrato con medicinali influenzati da alterazioni del potassio sierico (ad es., glicosidi digitalici e antiaritmici) e con i seguenti medicinali che inducono torsione di punta (tachicardia ventricolare) (inclusi alcuni antiaritmici), essendo l'ipokalemia un fattore predisponente alla torsione di punta (tachicardia ventricolare):
    • Antiaritmici di classe Ia (ad es., chinidina, idrochinidina, disopiramide).
    • Antiaritmici di classe III (ad es., amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide).
    • Alcuni antipsicotici (ad es., tioridazine, clorpromazine, levomepromazine, trifluoperazine, ciamemazine, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo).
    • Altri (ad es., bepridil, cisapride, difemanil, ertiromicina IV, alofantrin, mizolastin, pentamidine, terfenadine, vincamine IV).
    Sali di calcio
    I diuretici tiazidici possono aumentare i livelli di calcio sierico a causa di una diminuzione dell'escrezione. Se devono essere prescritti supplementi di calcio, i livelli di calcio sierico devono essere monitorizzati ed il dosaggio di calcio aggiustato di conseguenza.
    Interazioni con i test di laboratorio
    A causa dei loro effetti sul metabolismo del calcio, i tiazidi possono interferire con i test per la funzionalità paratiroidea (vedere paragrafo 4.4).
    Carbamazepina
    Rischio di iponatremia sintomatica. È necessario il monitoraggio clinico e biologico.
    Mezzi di contrasto iodati
    In caso di disidratazione indotta da diuretici, c'è un aumentato rischio di insufficienza renale acuta, specialmente con alte dosi di prodotto iodato.
    I pazienti devono essere reidratati prima della somministrazione.
    Amfotericina B (per via parenterale), corticosteroidi, ACTH, lassativi stimolanti o glicirrizina (che si trova nella liquirizia).
    L'idroclorotiazide può aumentare lo squilibrio elettrolitico, soprattutto ipokalemia.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen" insieme ad altri farmaci come “AmBisome”, “Benzilpenicillina Potassica K24 Pharmaceuticals”, “Fluss 40”, “Fungizone”, “Furosemide Aurobindo”, “Furosemide DOC Generici - Compressa”, “Furosemide Fisiopharma”, “Furosemide Galenica Senese”, “Furosemide Hexal”, “Furosemide L.F.M.”, “Furosemide Mylan Generics - Compressa Divisibile”, “Furosemide Mylan Generics - Compressa”, “Furosemide Salf”, “Furosemide Teva”, “Furosemide Teva Generics”, “Lasitone”, “Lasix - Compressa”, “Lasix - Compressa, Soluzione (uso Interno)”, “Lasix Fiale”, “Lasix - Soluzione”, “Sigmacillina”, “Spirofur”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA):
    L'uso di antagonisti dell'angiotensina II non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso di antagonisti dell'angiotensina II è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità susseguente all'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non è stata conclusiva; tuttavia un piccolo aumento del rischio non può essere escluso. Anche se non ci sono dati epidemiologici controllati sul rischio con Inibitori del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRAs), un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antiipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con antagonisti dell'angiotensina II deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
    È noto che nella donna l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).
    In caso di esposizione ad AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
    I neonati le cui madri hanno assunto AIIRA devono essere strettamente monitorati per ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
    Idroclorotiazide
    Vi è una limitata esperienza con idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre. Gli studi sull'animale sono insufficienti.
    L'idroclorotiazide attraversa la barriera placentare. Sulla base del meccanismo d'azione farmacologico dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e il terzo trimestre può compromettere la per fusione feto-placentare e può causare effetti fetali e neonatali quali ittero, alterazioni del bilancio elettrolitico e trombocitopenia.
    L'idroclorotiazide non deve essere usata per l'edema gestazionale, ipertensione gestazionale o preeclampsia a causa del rischio di una diminuzione del volume plasmatico e ipoperfusione placentare, senza un effetto benefico sul decorso della malattia.
    L'idroclorotiazide non deve essere usato per il trattamento dell'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza, eccetto in rare situazioni nelle quali nessun trattamento alternativo può essere usato.
    Allattamento
    Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA):
    Poichè non è disponibile alcuna informazione riguardante l'uso di Losartan/Idroclorotiazide non è raccomandato durante l'allattamento, e sono da preferirsi trattamenti alternativi con comprovato migliore profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente durante l'allattamento di un
    neonato o di un neonato prematuro..
    Idroclorotiazide
    L'idroclorotiazide è escreta nel latte materno in piccole quantita. I tiazidi ad alte dosi causando un'intensa diuresi possono inibire la produzione di latte. L'uso di Losartan/Idroclorotiazide durante l'allattamento non è raccomandato. Qualora Losartan/Idroclorotiazide venga usato durante l'allattamento, le dosi devono essere mantenute le piu basse possibili.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Deve tuttavia essere tenuto in considerazione il fatto che si possono occasionalmente verificare capogiro o sonnolenza quando si guidano veicoli o si usano macchinari durante la terapia antiipertensiva, in particolare all'inizio del trattamento o con l'aumento del dosaggio.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen
    Gli eventi avversi sottoelencati sono riportati, dove appropriato, secondo la classificazione per sistemi e organi, e le frequenze secondo le seguenti convenzioni
    Molto comuni: ≥ 1/10
    Comuni: ≥ 1/100, < 1/10
    Non comuni: ≥ 1/1.000, < 1/100
    Rari: ≥ 1/10.000, < 1/1.000
    Molto rari: < 1/10.000
    Non nota: (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Negli studi clinici condotti con losartan potassico e idroclorotiazide non sono stati osservati eventi indesiderati specifici di questo farmaco di associazione. Gli eventi indesiderati sono stati limitati a quelli riportati in precedenza con losartan potassico e/o idroclorotiazide.
    Negli studi clinici controllati sull'ipertensione essenziale, il capogiro è stato l'unico effetto indesiderato riportato come correlato al farmaco, che si è verificato con un'incidenza più elevata di quella osservata con placebo nell'1% o più dei pazienti trattati con Losartan + Idroclorotiazide.
    Oltre a questi effetti, le seguenti ulteriori reazioni avverse sono state riportate dopo l'introduzione del prodotto sul mercato:
    Classificazione per sistemi e
    organi
    Reazione avversa
    Frequenza
    Patologie epatobiliari
    Epatite
    Raro
    Esami diagnostici
    Iperkalemia, aumento delle ALT
    Raro
    Le reazioni avverse osservate con uno dei singoli componenti e che possono essere potenziali eventi avversi di losartan potassico/idroclorotiazide sono le seguenti:
    Losartan
    Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate per il losartan negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing:
    Classificazione per sistemi e
    organi
    Reazione avversa
    Frequenza
     Patologia del sistema emolinfopoietico
    anemia, porpora di Henoch-Schonlein, ecchimosi, emolisi
    Non comune
    trombocitopenia
    Non nota
    Patologie cardiache
    ipotensione, ipotensione ortostatica, sternalgia, angina pectoris, blocco atrio-ventricolare di grado II, eventi cerebrovascolari, infarto del miocardio, palpitazioni, aritmie (fibrillazioni atriali, bradicardia sinusale, tachicardia, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare)
    Non comune
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    vertigini, tinnito
    Non comune
    Patologie dell'occhio
    visione offuscata, bruciore/dolore puntorio nell'occhio, congiuntivite, diminuzione dell'acuità visiva
    Non comune
    Patologie gastrointestinali
    dolore addominale, nausea, diarrea, dispepsia
    Comune
    costipazione , dolore dentale, secchezza fauci della bocca, flatulenza, gastrite, vomito, stitichezza ostinata
    Non comune
    pancreatite
    Non nota
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    astenia, affaticamento, dolore al torace
    Comune
    edema facciale, edema, febbre
    Non comune
    sintomi simil-influenzali,
    malessere
    Non nota
    Patologie epatobiliari
    funzionalità epatica anormale
    Non nota
    Disturbi del sistema immunitario
    ipersensibilita: reazioni anafilattiche, angioedema che
    comprende gonfiore della laringe
    e della glottide che causa
    ostruzione delle vie aeree e/o
    gonfiore del viso, delle labbra,
    della faringe, e/o della lingua; in
    alcuni di questi pazienti l'angioedema è stato segnalato
    in passato con la somministrazione di altri medicinali, compresi gli ACEinibitori
    Raro
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    anoressia, gotta
    Non comune
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
    crampi muscolari, dolore alla schiena, dolore alle gambe, mialgia.
    Comune
     
    dolore alle braccia, gonfiore alle articolazioni, dolore alle ginocchia, dolore muscoloscheletrico, dolore alle spalle, intorpidimento, artralgia, artrite, coxalgia, fibromialgia, debolezza muscolare
    Non comune
     
    rabdomiolisi
    Non nota
    Patologie del sistema nervoso
    cefalea, capogiro
    Comune
    nervosismo, parestesia, neuropatia periferica, tremore, emicrania, sincope
    Non comune
    disgeusia
    Non nota
    Disturbi psichiatrici
    insonnia
    Comune
    ansia, disturbi legati all'ansia, disturbi di panico, confusione, depressione, anormalità dei sogni, disturbi del sonno, sonnolenza, alterazione della memoria
    Non comuni
    Patologie renali ed urinarie
    danno renale, insufficienza renale
    Comune
     
    nicturia, pollachiuria, infezione del tratto urinario
    Non comune
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    diminuzione della libido, disfunzione erettile/impotenza
    Non comune
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    tosse, infezioni del tratto respiratorio superiore, congestione nasale, sinusite, disturbi sinusali
    Comune
     
    fastidio faringeo, faringite, laringite, dispnea, bronchite, epistassi, rinite, congestione respiratoria
    Non comune
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    alopecia, dermatite, cute secca, eritema, arrossamento, fotosensibilità, prurito eruzione cutanea, orticaria, sudore.
    Non comune
      Effusione coroidale Non nota
    Patologie vascolari
     
    vasculite
    Non comune
    effetti ortostatici correlati con la
    dose
    Non nota
    Indagini diagnostiche
    iperkalemia, lieve riduzione dell'ematocrito e dell'emoglobina, ipoglicemia
    Comune
    lieve aumento dei livelli di urea e creatinina sierica
    Non comune
    aumento degli enzimi epatici e della bilirubina
    Molto raro
    iponatriemia
    Non nota
    Idroclorotiazide:
    Classificazione per sistemi e
    organi
    Reazione avversa
    Frequenza
    Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
    Cancro cutaneo non melanoma (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose)
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucopenia, porpora, trombocitopenia
    Non comune
    Patologie del sistema immunitario
    reazioni anafilattiche
    Raro
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    anoressia, iperglicemia, iperuricemia, ipokalemia, iponatremia
    Non comune
    Disturbi psichiatrici
    insonnia
    Non comune
    Patologie del sistema nervoso
    cefalalgia
    Comune
    Patologie dell'occhio
    visione offuscata transitoria, xantopsia
    Non comune
    Patologie vascolari
    angite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea)
    Non comune
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    sindrome da distress respiratorio inclusa polmonite e edema polmonare
    Non comune
    Patologie gastrointestinali
    sialoadenite, spasmi, irritazione allo stomaco, nausea, vomito, diarrea, costipazione
    Non comune
    Patologie epatobiliari
    ittero (colestasi intraepatica), pancreatite
    Non comune
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    fotosensibilità, orticaria, necrolisi epidermica tossica
    Non comune
     
    Lupus erimatoso cutaneo
    Non nota
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    crampi muscolari
    Non comune
    Patologie renali ed urinarie
    glicosuria, nefrite interstiziale, disfunzione renale, insufficienza renale
    Non comune
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    febbre, capogiro
    Non comune
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Cancro cutaneo non melanoma: sulla base dei dati disponibili provenienti da studi epidemiologici, è stata osservata un'associazione tra HCTZ e NMSC, correlata alla dose cumulativa assunta (vedere anche i paragrafi 4.4 e 5.1).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Losartan + Idroclorotiazide Tecnigen
    Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento del sovradosaggio con Losartan/Idroclorotiazide. Il trattamento è sintomatico e di supporto. La terapia con Losartan/Idroclorotiazide deve essere interrotta ed il paziente posto sotto stretta osservazione. Misure suggerite includono induzione dell'emesi in caso di ingestione recente, e correzione della disidratazione, dello squilibrio elettrolitico, del coma epatico e dell'ipotensione tramite procedure validate.
    Losartan
    Sono disponibili dati limitati sul sovradosaggio nell'uomo. Le manifestazioni più probabili del sovradosaggio sono l'ipotensione e la tachicardia; può verificarsi bradicardia da stimolazione parasimpatica (vagale). Se si dovesse verificare ipotensione sintomatica, istituire il trattamento di supporto.
    Né il losartan né il suo metabolita attivo possono essere rimossi dall'emodialisi.
    Idroclorotiazide
    I segni e i sintomi più comuni osservati sono quelli causati dalla deplezione di elettroliti (ipokalemia, ipocloremia, iponatremia) e la disidratazione conseguenza di diuresi eccessiva. In presenza di terapia con digitale, l'ipokalemia può accentuare le aritmie cardiache.
    Non è stato accertato in che misura l'idroclorotiazide viene rimossa dall'emodialisi.

    Scadenza

    Losartan + Idroclorotiazide TECNIGEN 50 mg/12,5 mg
    3 anni.
    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE TECNIGEN 100 mg/25 mg
    3 anni.
    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE TECNIGEN 100 mg/12,5 mg
    2 anni.

    Conservazione

    Losartan + Idroclorotiazide TECNIGEN 50 mg/12,5 mg
    Non conservare al di sopra di 30°C.
    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE TECNIGEN 100 mg/25 mg
    Non conservare al di sopra di 30°C.
    LOSARTAN E IDROCLOROTIAZIDE TECNIGEN 100 mg/12,5 mg
    Non conservare al di sopra di 25°C.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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