Target

    Ultimo aggiornamento: 03/06/2024

    Cos'è Target?

    Target è un farmaco a base del principio attivo Atenololo + Clortalidone, appartenente alla categoria degli Betabloccanti + diuretici e nello specifico Betabloccanti selettivi ed altri diuretici. E' commercializzato in Italia dall'azienda SF Group S.r.l..

    Target può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Target 28 compresse 100 mg + 25 mg

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: SF Group S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Atenololo + Clortalidone
    Gruppo terapeutico: Betabloccanti + diuretici
    ATC: C07CB03 - Atenololo ed altri diuretici
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Target? A cosa serve?
    Target è indicato nel trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti la cui pressione arteriosa non risulti adeguatamente controllata con la sola monoterapia con atenololo o clortalidone.

    Posologia

    Come usare Target: Posologia
    Se sussiste l'indicazione clinica, si può considerare il passaggio dalla monoterapia all'associazione fissa nei pazienti la cui pressione arteriosa non risulti adeguatamente controllata dalla monoterapia.
    Adulti:
    La dose normale di mantenimento di Target è di una compressa al giorno. Se necessario si può aggiungere alla terapia un altro antipertensivo, come per esempio un vasodilatatore.
    Popolazioni particolari: anziani
    Spesso in questa fascia d'età il dosaggio necessario per esplicare l'azione terapeutica è più basso.
    Bambini e adolescenti (< 18 anni)
    Non esistono esperienze cliniche relative all'impiego di Target nei bambini e negli adolescenti. Pertanto Target non dev'essere somministrato ai bambini e agli adolescenti.
    Pazienti con insufficienza renale
    A causa delle caratteristiche del componente clortalidone, Target presenta un'efficacia ridotta nei pazienti con insufficienza renale. Pertanto questa associazione a dosaggio fisso non dev'essere somministrata a pazienti con grave insufficienza renale (vedere paragrafo 4.3).
    Pazienti con insufficienza epatica
    Non si richiedono adeguamenti di dosaggio nei pazienti con insufficienza epatica.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Target
    Target non deve essere somministrato a pazienti che presentano una qualsiasi delle seguenti condizioni:
    • ipersensibilità all'atenololo e al clortalidone (o a derivati sulfamidici) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
    • blocco atrioventricolare di 2° e 3° grado;
    • malattia del nodo del seno;
    • bradicardia;
    • insufficienza cardiaca non controllata;
    • shock cardiogeno;
    • ipotensione;
    • gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica;
    • grave compromissione della funzione renale;
    • acidosi metabolica;
    • feocromocitoma non trattato;
    • gravidanza e allattamento.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Target
    Dovute alla presenza del beta-bloccante atenololo:
    Sebbene Target sia controindicato nello scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata (vedere paragrafo 4.3), può essere somministrato a pazienti con insufficienza cardiaca purché controllata da una adeguata e, con la dovuta cautela, a pazienti con una riserva cardiaca scarsa.
    Nei pazienti effetti da angina di Prinzmetal, Target può aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, può essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto atenololo è un beta-bloccante beta-1 selettivo.
    Sebbene sia controindicato in caso di gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica (vedere paragrafo 4.3), Target può indurre un aggravamento anche dei disordini vascolari periferici di modesta entità.
    Particolare cautela nella somministrazione di Target va rivolta ai pazienti con blocco atrioventricolare di 1° grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione.
    Può modificare i segnali di ipoglicemia, come tachicardia, palpitazioni e sudorazione.
    Può mascherare i segni cardiovascolari di tireotossicosi.
    La riduzione della frequenza cardiaca è un'azione farmacologica indotta dall'atenololo. Dovrà essere considerata una riduzione del dosaggio nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili all'eccesiva riduzione della frequenza cardiaca.
    È importante non interrompere bruscamente il trattamento nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica.
    Nei pazienti con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si può verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell'allergene.
    Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche.
    I pazienti affetti da malattia broncospastica non devono, in generale, ricevere beta-bloccanti, a causa di un aumento della resistenza delle vie aeree. L'atenololo è un beta-bloccante beta-1 selettivo, tuttavia questa selettività non è assoluta. Pertanto in questi pazienti è necessaria la massima cautela, utilizzando eventualmente la più bassa dose possibile di Target. In caso di aumento della resistenza delle vie respiratorie, la somministrazione di Target deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori (come il salbutamolo).
    Gli effetti sistemici dei beta-bloccanti assunti per via orale possono essere potenziati dall'uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici.
    Nei pazienti con feocromocitoma Target deve essere somministrato solo dopo il blocco dei recettori alfa. La pressione arteriosa deve essere strettamente monitorata.
    È necessario esercitare cautela in caso di somministrazione concomitante di agenti anestetici e Target. L'anestesista deve essere informato al riguardo e deve essere utilizzato un anestetico con la minore attività inotropa negativa possibile. L'uso di beta-bloccanti e farmaci anestetici può comportare una attenuazione della tachicardia riflessa e aumentare il rischio di ipotensione. Deve essere evitato l'uso di anestetici che possono causare depressione miocardica.
    A causa della presenza del Clortalidone
    È necessario determinare periodicamente e ad intervalli appropriati gli elettroliti plasmatici, in modo da individuare possibili squilibri elettrolitici, specialmente ipopotassiemia e l'iposodiemia.
    Si possono verificare ipopotassiemia e iposodiemia. In genere, è utile il controllo della potassiemia specialmente nei pazienti più anziani, in quelli con scompenso cardiaco che assumono preparati digitalici e nei soggetti che seguono una dieta a basso contenuto di potassio o che presentano disturbi gastrointestinali. Nei pazienti che ricevono terapia digitalica l'ipopotassiemia può provocare aritmie.
    Poiché il clortalidone può compromettere la tolleranza al glucosio, i pazienti diabetici devono essere informati del possibile aumento dei livelli di glucosio. Si raccomanda un attento monitoraggio della glicemia nella fase iniziale della terapia ed il controllo della glucosuria ad intervalli regolari nel trattamento prolungato.
    Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa o con epatopatia progressiva, alterazioni modeste dell'equilibrio idroelettrico possono indurre coma epatico.
    Può verificarsi iperuricemia. Solitamente si verifica solo un lieve aumento dell'acido urico ma, in caso tali aumenti si protraessero nel tempo, la concomitante somministrazione di un agente uricosurico può riportare entro limiti normali i livelli di uricemia.
    Effusione coroidale, miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso secondario:
    I farmaci sulfamidici o derivati da sulfamidici possono causare una reazione idiosincrasica che determina effusione coroidale con difetti del campo visivo, miopia transitoria acuta e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi comprendono una diminuzione dall'acutezza visiva a insorgenza acuta o dolore oculare e in genere si manifestano entro ore fino a settimane dall'inizio della somministrazione del farmaco. Il glaucoma acuto ad angolo chiuso non trattato può portare a perdita permanente della vista. Il trattamento primario consiste nel sospendere la somministrazione del farmaco il prima possibile. Se la pressione intraoculare rimane incontrollata può essere necessario considerare un rapido trattamento medico o chirurgico. Un'anamnesi di allergia alle sulfonamidi o alle penicilline può considerarsi fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma acuto ad angolo acuto.
    Eccipienti:
    Sorbitolo
    Questo medicinale contiene 15 mg di sorbitolo per dose equivalente a 0,2 mg/Kg.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio'

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Target
    Dovute all'atenololo:
    L'uso concomitante di beta-bloccanti e calcio-antagonisti con effetto inotropo negativo, (es. verapamil, diltiazem), può causare un aumento di questi effetti, particolarmente nei pazienti con compromessa funzione ventricolare e/o anormalità della conduzione seno-atriale o atrio-ventricolare. Ciò può comportare ipotensione grave, bradicardia e insufficienza cardiaca. Né i beta-bloccanti né i calcio-antagonisti devono essere somministrati per via endovenosa nelle 48 ore successive alla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare l'altra terapia.
    I farmaci antiaritmici appartenenti alla classe I (es. disopiramide) e l'amiodarone possono potenziare l'effetto sul tempo di conduzione atriale e indurre un effetto inotropo negativo.
    I farmaci glicosidi - digitalici, associati ai beta-bloccanti, possono provocare un aumento del tempo di conduzione atrioventricolare.
    I beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che può verificarsi dopo la sospensione della clonidina. Se i due farmaci vengono somministrati contestualmente, il beta-bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. Se la terapia con beta-bloccante deve sostituire quella con clonidina, è necessario che l'inizio del trattamento con beta-bloccante avvenga parecchi giorni dopo l'interruzione della terapia con clonidina.
    I farmaci simpatomimetici, come l'adrenalina, possono contrapporsi all'effetto dei beta-bloccanti se usati contemporaneamente.
    L'uso concomitante di farmaci inibitori la sintetasi prostaglandinica (es. ibuprofene e indometacina) può ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti.
    Dovute al clortalidone:
    Il clortalidone può provocare una riduzione della clearance renale del litio, con conseguente aumento delle concentrazioni sieriche. Possono pertanto essere necessari degli aggiustamenti del dosaggio del litio.
    Dovute all'associazione dei due farmaci:
    La terapia concomitante con diidropiridine, per es. la nifedipina, può aumentare il rischio di ipotensione, mentre nei pazienti con insufficienza cardiaca latente può manifestarsi scompenso cardiaco.
    L'uso concomitante di baclofene può potenziare l'effetto antiipertensivo, rendendo così necessari aggiustamenti posologici.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Target" insieme ad altri farmaci come “Abriff”, “Assieme”, “Assieme Mite”, “Atimos”, “Beclometasone E Formoterolo DOC Generici”, “Beclometasone E Formoterolo Mylan”, “Bevespi Aerosphere”, “Brimica Genuair”, “Budesonide E Formoterolo Sandoz - Polvere Per Inalazione”, “Diladel”, “Diltiazem DOC Generici”, “Diltiazem EG”, “Diltiazem Mylan Generics”, “Diltiazem Sandoz”, “Dilzene”, “Duaklir Genuair”, “Duoresp Spiromax - Aerosol”, “Flutiformo”, “Fobuler - Polvere Per Inalazione”, “Foradil”, “Formodual - Aerosol”, “Formodual - Polvere Per Inalazione”, “Formoterolo EG”, “Formoterolo Viatris”, “Forotan”, “Fortasint”, “Foster - Polvere Per Inalazione”, “Foster - Spray”, “Gibiter - Polvere Per Inalazione”, “Gilenya”, “Inuver - Aerosol”, “Inuver - Polvere Per Inalazione”, “Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compresse Rivestite”, “Isoptin - Soluzione (uso Interno)”, “Kurovent”, “Levovent”, “Liferol”, “Naegoti”, “Oxis Turbohaler - Polvere”, “Pulmelia”, “Sinestic Turbohaler - Aerosol”, “Symbicort - Aerosol”, “Symbicort Mite”, “Tildiem”, “Trimbow - Polvere”, “Trimbow - Soluzione”, “Trixeo Aerosphere”, “Verapamil DOC Generici”, “Verapamil EG”, “Verapamil Hexal”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Target non dev'essere somministrato durante la gravidanza.
    Allattamento 
    Target non dev'essere somministrato alle donne che allattano.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    È improbabile che Target influisca sulla capacità di guidare e sull'uso di macchinari. Tuttavia va tenuto in considerazione che si possono occasionalmente verificare capogiri o affaticamento.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Target
    Negli studi clinici, i possibili eventi indesiderati sono generalmente attribuibili alle azioni farmacologiche dei suoi componenti.
    I seguenti effetti indesiderati, classificati per sistema corporeo, sono stati riportati con le seguenti frequenze: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Raro: porpora, trombocitopenia, leucopenia (correlata al clortalidone).
    Disturbi psichiatrici
    Non comune: disturbi del sonno similmente a quanto riportato con altri beta-bloccanti.
    Raro: cambiamenti dell'umore, incubi, confusione, psicosi e allucinazioni.
    Non nota: depressione.
    Patologie del sistema nervoso
    Raro: capogiri, cefalea, parestesie.
    Patologie dell'occhio
    Raro: secchezza agli occhi, disturbi della vista.
    Non nota: effusione coroidale, miopia acuta e glaucoma acuto ad angolo chiuso (correlati al clortalidone).
    Patologie cardiache
    Comune: bradicardia.
    Raro: peggioramento dell'insufficienza cardiaca, precipitazione di blocco cardiaco.
    Patologie vascolari
    Comune: freddo alle estremità.
    Raro: ipotensione posturale che può essere associata a sincope, aggravamento della claudicazione intermittente se già presente, fenomeno di Raynaud in pazienti suscettibili.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Raro: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici può verificarsi broncospasmo.
    Patologie gastrointestinali
    Comune: disturbi gastrointestinali (incluso nausea correlata al clortalidone).
    Raro: secchezza delle fauci.
    Non nota: costipazione.
    Patologie epatobiliari
    Raro: tossicità epatica inclusa colestasi intraepatica, pancreatite (correlata al clortalidone).
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
    Raro: alopecia, reazioni cutanee psoriasiformi, aggravamento della psoriasi, rash cutaneo.
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
    Non nota: Sindrome simil-lupoide.
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Raro: impotenza.
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: affaticamento.
    Esami diagnostici
    Comune: correlate al clortalidone: iperuricemia, iponatriemia, ipopotassiemia, ridotta tolleranza al glucosio.
    Non comune: aumenti dei livelli di transaminasi.
    Molto raro: è stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo di cui, tuttavia, non è chiara la rilevanza clinica.
    Qualora, secondo il giudizio clinico, la qualità di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto indesiderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Target
    I sintomi di sovradosaggio possono manifestarsi con bradicardia, ipotensione, insufficienza cardiaca acuta e broncospasmo.
    Le misure di supporto generali devono comprendere: stretta sorveglianza medica, ricovero nel reparto di terapia intensiva, lavanda gastrica, impiego di carbone attivo e di un lassativo per prevenire l'assorbimento di qualsiasi farmaco ancora presente nel tratto gastrointestinale, impiego di plasma o sostituti del plasma per trattare l'ipotensione e lo shock.
    È da considerare la possibilità di utilizzare l'emodialisi o l'emoperfusione.
    Una spiccata bradicardia può essere corretta con 1-2 mg di atropina somministrata per via endovenosa e/o con un pace-maker cardiaco. Se necessario, a questa può far seguito una dose di 10 mg di glucagone in bolo per via endovenosa, che può essere ripetuta o seguita da 1-10 mg/h di glucagone per infusione endovenosa, in funzione della risposta. Nel caso non vi fosse risposta al glucagone o questo non fosse disponibile, si ricorra a uno stimolante beta-adrenocettore come la dobutamina, alla dose di 2.5 - 10 microgrammi/kg/min per infusione endovenosa. La dobutamina, per i suoi effetti inotropi positivi, può anche essere usata per trattare l'ipotensione e l'insufficienza cardiaca acuta.
    È probabile che queste dosi siano inadeguate per contrastare gli effetti cardiaci del beta-blocco in caso di ampio sovradosaggio. La dose di dobutamina deve essere quindi aumentata, se necessario, per ottenere la risposta desiderata sulla base delle condizioni cliniche del paziente.
    Il broncospasmo può generalmente essere risolto mediante la somministrazione di preparati broncodilatatori.
    Un'eccessiva diuresi deve essere contrastata mantenendo normale il bilancio tra fluido ed elettroliti.

    Scadenza

    5 anni.
    Tali periodi di validità si riferiscono ai prodotti in confezionamento integro, correttamente conservati.

    Conservazione

    Nessuna precauzione particolare.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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